«Alle ultime amministrative ho preso un numero di preferenze esiguo, tanto esiguo che non sono parte attiva della politica comunale, anche se comunque la piccola percentuale che ha consentito la vittoria, senza passare dal dubbioso confronto del ballottaggio, possa essere intestato anche al sottoscritto. È anche per questo motivo che mi permetto, da sincero elettore di centrodestra, di fare valutazioni in merito alla composizione consigliare della lista civica “Forlì Cambia”. Oggi ci sono 6 consiglieri comunali nella predetta lista e tre di loro sono di opposizione, due componenti del PRI e uno di IV, ovvero il 50% degli eletti sono d’opposizione, è indubbio che ha portato a un ottimo risultato la loro candidatura, ma oggi è rilevante considerare che la giunta Zattini è sotto scacco a una cospicua rappresentanza di sinistra all’interno del suo spazio decisionale» sono le parole di Daniele La Bruna Commissario provinciale Forlì-Cesena Democrazia Cristiana.
«Non è difficile capire il perché Italia Viva continui a ricoprire l’incarico di capogruppo, ed è estremamente facile oggi immaginare la cosiddetta maggioranza finire sotto con i numeri minimi per restare tale: tre oppositori politici dichiarati e identificati pubblicamente attraverso dichiarazioni Zattini li ha in famiglia, il che non esclude gli altri possibili nelle file alleate. La causa la si può rilevare nelle azioni di arroganze assurde e ingiustificate, per non dimenticare una scelta personale del sindaco di inserimento fra gli assessori di chi ha idee e posizioni chiaramente disallineate con un ideale politico culturale di centrodestra, dove la spesa pubblica garantita dalle tasse dei cittadini deve essere prospettata e spesa per l’interesse e utilità di tutti i cittadini» conclude Daniele La Bruna.