C’è un format ormai abituale per quasi tutti i tg: pochi minuti di politica internazionale, il polpettone di politica interna (con le dichiarazioni di giornata dei vari partiti: roba con cui incartare il pesce il giorno dopo), un’ampia pagina di nera (che tira sempre, con focus sugli omicidi), e poi un magazine enorme, comprendente trailers di film e trasmissioni, cantanti, anniversari e sport. Approfondimenti? Non pervenuti.
Avete mai visto un servizio sugli effetti dell’inflazione negli ultimi due anni (tanto per dire…)? Con questo palinsesto che cosa potranno percepire i telespettatori generalisti del mondo di fuori? Nonostante le infinite fonti del web, molto poco. Le tecnologie senza pensiero innovativo retrostante non servono. Leggere “La concessione del telefono” di Andrea Camilleri, a questo proposito. Esilarante.
Roberto Balzani