“A pochi mesi dalle elezioni, la giunta Zattini continua a dividersi e a litigare al proprio interno. Dopo la “telenovela” dell’elezione del presidente del Consiglio comunale, in questi giorni a scatenare durissime tensioni, poi conclusesi in una vera e propria rottura, sono stati due progetti presentati dall’assessora al welfare Sansavini per la realizzazione di alloggi per la presa in carico e la sistemazione abitativa di persone senza fissa dimora”, esordisce così il Gruppo Consiliare del Pd Forlì.
“Contro tali progetti si sono pronunciate, con duri attacchi sulla stampa alla propria maggioranza, due delle forze politiche che a giugno avevano sostenuto la candidatura di Zattini: Lega e Popolo della Famiglia. Dopo alcuni giorni convulsi di trattative, si è arrivati alla rottura definitiva con l’annuncio che la delibera in questione verrà approvata dalla Giunta a maggioranza (un fatto mai accaduto negli ultimi anni) con il voto contrario dell’Assessora in quota Lega”, proseguono i consiglieri Dem.
“Siamo naturalmente soddisfatti che, alla fine, i progetti possano andare avanti. Pensiamo sia dovere del Comune attribuire la massima priorità, in termini sia politici che di investimenti, a interventi volti ad affrontare la crisi economica e sociale degli ultimi anni che ha aumentato, anche nella nostra città, le condizioni di grave sofferenza sociale e abitativa. Il nostro impegno fin dalle prossime discussioni sul bilancio è batterci perché l’Amministrazione comunale di Forlì intensifichi questo tipo di azioni – aggiunge il Gruppo -. Dal punto di vista politico, tuttavia, non possiamo non rilevare l’evidente fragilità e tensione interna di una maggioranza che a pochi mesi dall’elezione appare già scossa da continui scontri che regolarmente si manifestano anche in Consiglio comunale dove per ben due volte negli ultimi due Consigli è mancato il quorum per l’approvazione della immediata eseguibilità di delibere in materia di bilancio, una delle quali importante come il bilancio consolidato del Comune e dei suoi enti partecipati”.
“A preoccuparci sono soprattutto le conseguenze, derivanti dai tanti dissidi interni al centrodestra, che già oggi rallentano o addirittura paralizzano il governo della città. Il grande assente di questa situazione è proprio il maggiore interessato alla sua risoluzione: il sindaco Zattini non può continuare oltre nel suo silenzio, a meno che non intenda confermare tacitamente la sua sostanziale impotenza politica rispetto al caos interno alla maggioranza consigliare. Da un lato deve chiarire se sta con l’assessora Sansavini o con la Lega, dall’altro ha la responsabilità di chiarire ai cittadini se esiste ancora la maggioranza uscita a giugno dalle urne”, insistono ancora i consiglieri.
A queste considerazioni si aggiungono le parole del segretario comunale del PD Michele Valli, che a nome della segreteria, commentando il Consiglio Comunale del 15 ottobre, ha dichiarato: “Una maggioranza spaccata e un sindaco assente. Quanto avvenuto nei giorni scorsi, con il consigliere della Lega e candidato alle elezioni regionali Daniele Mezzacapo che ha attaccato frontalmente l’assessore Sansavini, è sintomo di un’Amministrazione che, già dai primi giorni dopo il voto, ha mostrato tutte le sue contraddizioni, sfociate in continui litigi e tensioni, che non paiono sopirsi“.
Valli ha inoltre espresso profonda preoccupazione per le conseguenze che questo scontro interno sta avendo sulla città: “Come cittadino, ancor prima che come segretario del PD, sono fortemente preoccupato per le conseguenze che tale lotta intestina sta riverberando sulla nostra città, governata da un gruppo di persone che non condivide nulla se non le poltrone su cui stanno seduti“. Il segretario del PD conclude sostenendo che: “Non è questo quello che Zattini, il cui silenzio in Consiglio comunale è stato assordante, aveva promesso ai propri elettori. Di certo, non si aspettavano il triste teatrino a cui stanno assistendo dal giorno dopo il voto ad oggi“.