“Le parole di Fiumi sono imbarazzanti”. Non fa giri di parole il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, candidato alle prossime elezioni con Fratelli d’Italia, commentando le dichiarazioni Michele Fiumi, esponente della lista “Civici, con de Pascale Presidente”, ex portavoce del Comitato Unitario Vittime del Fango e rappresentante della lista RinnoviAmo Forlì.
“La sinistra ha basato la propria campagna elettorale contro Zattini interamente sull’alluvione, scaricando sul Comune di Forlì tutte le responsabilità del disastro. Hanno portato avanti per mesi una narrazione unidirezionale, senza vergogna, puntando il dito contro il sindaco e le sue presunte inefficienze. Lo stesso Fiumi, per primo, è andato a caccia di voti per la sua lista sulla pelle degli alluvionati, strumentalizzando un comitato spontaneo nato sotto i migliori auspici ma ben presto politicizzato. Oggi, con un coraggio che imbarazza tutti, ci dice che la difesa del territorio non è un tema sul quale si possono fare speculazioni elettorali e che la politica ha il dovere di fare le cose e trovare le soluzioni” insiste l’esponente di Fratelli d’Italia.
“Sono d’accordissimo con lui, peccato che il PD governi questa Regione da sessant’anni e che in tutto questo tempo, pur avendo le risorse in tasca, non abbia fatto nulla per prevenire e contrastare davvero il dissesto idrogeologico. Dopo l’alluvione del maggio 2023, le cose non sono cambiate. Il fiume Montone, con la forte ondata di maltempo del 18-19 settembre scorso, ha rotto negli stessi punti dell’altra volta. La Regione aveva il dovere di rafforzare gli argini, di metterli in sicurezza e di intervenire con opere idrauliche più incisive a tutela della nostra comunità. Ha avuto sedici mesi per farlo ma ha fallito. Aveva le risorse in mano ma o le ha spese male, o non le ha spese affatto. Questo è insindacabile e Fiumi farebbe bene a chiederlo ai suoi compagni di partito e a chi governa questa Regione, magari proprio durante la manifestazione a Bologna prevista per giovedì 17 ottobre. Lo aspetto dalla stessa parte della giustizia, quella degli alluvionati” conclude Pompignoli.