«La situazione degli alloggi in affitto a Forlì è estremamente difficile, aggravata dalle tante richieste provocate dalla alluvione del 2023 e dalla decisione di tanti proprietari di affittare a caro prezzo gli alloggi agli studenti. Ancor più critica è la situazione in cui versa l’edilizia residenziale pubblica con centinaia di domande di richiedenti inevase e uno stock rilevante di appartamenti non utilizzati perché necessitano di lavori di riqualificazione che non vengono effettuati da anni. La recente assegnazione da parte della Regione di circa € 350.000 per 130 alloggi, della quale solo Alleanza Verdi e Sinistra ha dato notizia, dà un contributo ma non riuscirà a risolvere la situazione che per molti è davvero drammatica. A fronte di veri e propri drammi di persone senza casa, AVS ha fatto una scoperta sorprendente: il Comune subito dopo l’alluvione del 2023 ha rinnovato, benché non vi fosse alcun obbligo, a prezzo stracciato, l’affitto di una intera palazzina ristrutturata in viale Matteotti a Serinar che li destina a studentato già a partire dall’anno 2005» è il commento di Diana Scirri di AVS.
«Si tratta di 7 appartamenti di media grandezza per un totale di 30 posti letto con un canone totale per le casse comunali di € 43.170 annui, vale a dire mediamente € 513 al mese che corrisponderebbero a circa 110 euro a posto letto. Non ci è dato sapere quali tariffe Serinar applichi agli studenti e se ottenga un margine. Da ricordare fra l’altro che il comune di Forlì possiede il 40,66% delle azioni della stessa Serinar alla quale nel 2023 ha versato la quota consortile di € 450.000 euro. Se la decisione presa 20 anni fa era giustificata per la sostanziale assenza di strutture ad essi dedicate, ora la situazione non è più la stessa: molti studentati sono presenti in città a cominciare da quelli gestiti da Ergo, l’organismo pubblico che assicura il diritto allo studio a studenti con basso reddito e regolare conseguimento degli esami universitari» argomenta ulteriormente l’esponente dei Verdi.
«A fronte di una crisi di alloggi così drammatica è inaccettabile che sette appartamenti di edilizia residenziale pubblica vengono impropriamente utilizzati senza che l’assegnazione venga subordinata né alle condizioni economiche del richiedente né al merito. Con questi metodi chi ci garantisce che in quelle case pubbliche non trovino alloggio benestanti o addirittura ricchi, sottraendole a cittadini che hanno davvero bisogno? Siamo sicuri che tutti gli studenti siano a conoscenza di questa opportunità?
Abbiamo fatto una prova: una nostra aderente ha potuto verificare presentandosi a Serinar e chiedendo un alloggio. Le è stata immediatamente dichiarata la disponibilità di una stanza senza null’altro chiedere. Sebbene nello statuto del consorzio di Serinar, di cui fanno parte principalmente enti pubblici, sia prevista anche la gestione di strutture ricettive appare del tutto inconcepibile che ciò avvenga senza che siano stabiliti bandi pubblici e criteri di partecipazione» conclude Diana Scirri di Alleanza Verdi e Sinistra Forlì.