Il manager forlivese Stefano Gardini è uno dei componenti del Gruppo Tecnico Tutela del Made in Italy di Confindustria per il prossimo biennio. Fa così parte della commissione tecnica voluta dai vertici nazionali degli industriali per studiare sinergie, azioni e coordinare gli interventi da proporre all’associazione. La nomina è giunta recentemente dalla sede di Viale dell’Astronomia, a Roma, con una comunicazione del vicepresidente per le Politiche Industriali e il Made in Italy, Marco Nocivelli, d’intesa con il presidente nazionale Confindustria, Emanuele Orsini, dove si spiega che ai Gruppi Tecnici è affidato «un ruolo organizzativo specifico: sono infatti chiamati ad affiancare i componenti della squadra di Presidenza per la più efficace attuazione del proprio mandato e per la definizione di contenuti ed obiettivi delle politiche di rappresentanza».
Già direttore business dell’Aeroporto di Bologna e presidente dell’Associazione Travel Retail Italia, Stefano Gardini, 57 anni, è sposato con due figli. Dopo un lungo trascorso in posizioni di vertice nelle multinazionali del largo consumo in Italia e all’estero, negli anni scorsi è giunto all’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e nel 2020 è stato eletto presidente Atri. L’anno successivo è entrato nel Board di Etrc a Londra e, quindi, nel Consiglio di Presidenza di Federturismo. «Sono onorato – afferma Gardini – di poter fornire il mio contributo alla promozione e tutela delle eccellenze del nostro prezioso Paese. Sostengo da sempre la definizione di un processo di valorizzazione maggiormente coordinato, il quale non potrà che avere impatti positivi per tutti».
Ora in Confindustria Gardini è chiamato a svolgere lo specifico ruolo organizzativo affidato ai Gruppi Tecnici e la prima riunione lo ha visto coinvolto agli inizi di ottobre a Roma. Stefano Gardini, come qualificato manager, e la sua famiglia sono conosciuti in città. Ha due fratelli, tra cui Francesca già assessore comunale a Forlì negli anni scorsi, ed è nipote di Giorgio Verdecchia. Questo riconoscimento nazionale mette in luce le possibilità che anche dal nostro territorio, locale e regionale, possono giungere impulsi e stimoli per progettare nuove linee di azione in un settore delicato come quello delle politiche industriali, e in particolar modo della tutela e promozione del Made in Italy con prodotti che pure nel forlivese e in Romagna hanno particolare rilevanza. «Anche per questo – ha aggiunto Stefano Gardini, contattato dopo la nomina – come manager e come tecnico sono a disposizione delle istituzioni, delle imprese e di tutta la comunità del territorio per contribuire a proporre nuove idee e processi di sviluppo, pure attraverso le relazioni di Confindustria».