Si sta per concludere un anno positivo per le oltre 400 dimore storiche presenti in regione che aderiscono all’Associazione Dimore Storiche dell’Emilia-Romagna (nella foto Palazzo Fantini di Tredozio). “In occasione delle giornate di apertura promosse quest’anno – spiega la presidente Beatrice Fontaine – abbiamo registrato un aumento di visitatori nelle nostre splendide strutture, intensificando i rapporti con le istituzioni, a partire dalla Regione. Insieme a Mauro Felicori, assessore uscente alla Cultura e Paesaggio, abbiamo lavorato molto bene in questi ultimi anni. Siamo convinti che questa virtuosa collaborazione possa continuare anche con la nuova Giunta regionale, con la quale saremo pronti a confrontarci non appena sarà insediata. Le Dimore Storiche custodiscono infatti un patrimonio fondamentale per le nostre comunità, un patrimonio che va però incentivato e sostenuto in quanto alimenta filiere produttive e rende sempre più attrattivi i nostri territori”.
L’occasione per fare il punto della situazione sull’attività svolta e ragionare sulle prospettive future è stata la recente Assemblea Regionale delle Dimore Storiche, ospitata a Palazzo Bentivoglio, nel centro storico di Bologna. “Come confermato dal V Rapporto dell’Osservatorio sul Patrimonio Culturale Privato della Fondazione RiES, le Dimore Storiche rappresentano un anello fondamentale nella ‘catena di montaggio’ del patrimonio culturale: si tratta di beni privati che contribuiscono alla valorizzazione dei nostri borghi. Grazie a loro vengono infatti sostenute filiere come quella artigiana, delle manutenzioni, turistica e agricola che permettono così di generare valore sociale ed un’economia strettamente locale” ha aggiunto Fontaine durante il suo intervento in Assemblea.
“Per questo – ha dichiarato – abbiamo bisogno del sostegno delle Istituzioni sia a livello locale, come l’accordo di collaborazione firmato con il Comune di Reggio Emilia – in occasione dell’iniziativa L’Architettura Dipinta del Centro Storico – che a livello regionale. Il Bando per diventare Giardinieri d’arte per giardini e parchi storici, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, è sicuramente un esempio positivo e speriamo possa essere solo una delle tante iniziative da sviluppare nuovamente insieme in futuro”.
Riscontri positivi in merito a questa collaborazione sono arrivati anche dalla Regione Emilia-Romagna, presente all’Assemblea Regionale delle Dimore Storiche con Cristina Ambrosini responsabile del Settore Patrimonio Culturale. “Le attività che mettiamo in campo per la conoscenza e la valorizzazione del ricco e variegato patrimonio regionale da alcuni anni hanno favorito contatti e iniziative in collaborazione con ADSI Emilia -Romagna: una relazione ormai consolidata che non potrà che sviluppare ulteriori progetti insieme” ha dichiarato Ambrosini.