Il deputato Angelo Bonelli e i candidati di Alleanza Verdi e Sinistra Sara Londrillo e Alessandro Tassinari, hanno fatto visita all’impianto agrivoltaico recentemente inaugurato da Caviro a Forlì. Si tratta di un impianto molto interessante perché unisce la tecnologia alla salvaguardia del territorio: senza grandi fondazioni in cemento, ben integrato con il vigneto nel quale è inserito. Il portavoce di Europa Verde Bonelli ha dichiarato: “Il surriscaldamento globale ha già cambiato il clima, e impianti come questo potrebbero aiutare con impatti positivi nella produzione agricola e nella riduzione dell’acqua necessaria alle colture, con una installazione che è completamente reversibile e non aggiunge altro cemento a un territorio reso già troppo impermeabile. Occorrerà considerare gli impatti economici per gli agricoltori e studiare se l’integrazione della vendita di energia può essere un aiuto per aiutare il settore”.
Prosegue Sara Londrillo: “Noi pensiamo che la Regione debba aiutare le imprese a trovare lo spazio giusto per le rinnovabili, dando regole certe e aiutando chi lo fa correttamente e con il minore impatto. Entro la fine dell’anno l’Emilia-Romagna deve individuare con una propria legge le aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Dobbiamo dare un deciso impulso alla produzione di energia da fotovoltaico nelle aree idonee, coniugando le necessità produttive e di allacciamento alla rete con gli aspetti di inserimento paesaggistico e territoriale, in linea con le indicazioni di semplificazione e accelerazione dei procedimenti autorizzativi della strategia europea Repower-EU”.
“Per quanto riguarda il fotovoltaico, dobbiamo promuovere uno sviluppo diffuso su tetti, coperture e parcheggi, sia sui terreni individuati come aree idonee, favorendo soluzioni di agrivoltaico come questo, anche come misura di adattamento delle colture alla crisi climatica – sottolinea Tassinari -. Si prenda esempio dalla Francia che ha reso obbligatorie le pensiline fotovoltaiche sui parcheggi medio-grandi”. Secondo recenti studi la superfice necessaria per coprire al 100% i consumi di energia elettrica con il solo fotovoltaico è inferiore all’1% del territorio regionale. Nell’autorizzare gli impianti a terra dovremo garantire la mitigazione paesaggistica, la reversibilità degli interventi, la non impermeabilizzazione del suolo e il completo ripristino dei terreni a fine vita dell’impianto. “Solo con un radicale cambio di passo sulle rinnovabili, rispetto alla precedente legislatura regionale potremo raggiungere gli obiettivi europei sull’emergenza climatica e garantire un contenimento dei costi energetici per famiglie e imprese” concludono gli esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra.