Franz Kafka nella lezione-concerto del festival “Passioni in musica”

circolo scranna

Sabato 30 novembre, alle ore 16,30, nella Sala dell’Aurora in corso Garibaldi 80 a Forlì si terrà la terza lezione-concerto della nona edizione del festival Passioni in Musica dedicato ai sogni e agli incubi del ‘900. Castelli, tribunali e colonie penali è il titolo della relazione che terrà Ilario Belloni, docente di filosofia del diritto all’Università di Pisa e cultore del genio praghese.

Scrive Auden: «Se si dovesse indicare l’autore più vicino ad avere con la nostra epoca lo stesso tipo di rapporto che Dante, Shakespeare e Goethe ebbero con la propria, Franz Kafka è il primo cui verrebbe fatto di pensare». A 100 anni dalla morte, si può affermare che Franz Kafka sia stato, in senso letterale, un profeta: grazie a uno spaventoso potere di premonizione, egli vide fin nei minimi particolari gli orrori che stavano maturando. Il processo mostra il modello classico dello Stato di terrore, prefigurando il sadismo furtivo, l’isterismo, la noia anonima degli assassini che i totalitarismi del ‘900 da lì a breve avrebbero insinuato nella vita privata; la metamorfosi di Gregor Samsa anticipa il destino di milioni di esseri umani ridotti a insetti e avviati ai campi di sterminio; l’erpice che nel racconto “Nella colonia penale” incide a sangue sulla carne del condannato i suoi capi d’accusa preconizza la pressa tipografica con la quale le parole saranno violentate nel corso della dittatura nazista e nulla di quanto su quest’ultima si è scritto è paragonabile, per esattezza d’intuizione, all’immagine del torturatore che si tuffa, suicida, tra i denti dello strumento di tortura. Ne “Il castello” si intuisce che le mura della pòlis, un tempo emblema dell’ordine e della sicurezza, sono divenute il luogo del terrore e della rinascita della bestia.

Nessun’altra voce ha reso testimonianza più verace alle tenebre della nostra epoca. Kafka, nel 1914, osservava: «Trovo la lettera K offensiva, quasi nauseante, e tuttavia la scrivo, dev’essere la mia caratteristica». Nell’alfabeto del sentimento e della percezione umana, tale lettera adesso appartiene indelebilmente a un solo uomo. Ad accompagnare le riflessioni di Belloni sarà un’interprete di eccezionale bravura: il soprano Johanna Klisowska, acclamata nei principali teatri d’opera del mondo. La Klisowska, accompagnata dall’Ensable Sezione Aurea, eseguirà arie di Rognoni, Castello, Golinetti e Allegri. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info: enasco.fo@enasco.it, 054324118.

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