La Collezione Verzocchi raccontata da Elisabetta Righini

Palazzo Romagnoli Collezione Verzocchi

Sarà la storica dell’arte Elisabetta Righini a raccontare ai soci del Lions Club Forlì Host durante il meeting in programma per giovedì 21 novembre alle ore 20,30 al Grand Hotel Forlì, l’importanza della Collezione Verzocchi, che fino a qualche mese fa era esposta nei locali al piano terra di Palazzo Romagnoli. Fra le 71 opere che compongono la raccolta sono presenti quadri di artisti che hanno avuto un ruolo di primo piano nel mondo culturale del secolo scorso, come, per citarne solo alcuni: Massimo Campigli, Domenico Cantatore, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Mino Maccari, Giuseppe Migneco, Ottone Rosai, Mattia Moreni, Fausto Pirandello, Bruno Saetti, Aligi Sassu, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Giulio Turcato, Emilio Vedova.

La storia della collezione si intreccia con quella personale del mecenate Giuseppe Verzocchi (1877-1970), imprenditore forlivese che ebbe, a partire dal 1948, l’idea di costituirla affidando agli artisti che aveva coinvolto l’incarico di dipingere un quadro avente come soggetto “Il Lavoro” da rappresentare nelle sue forme più diverse e mettendone in risalto le peculiarità sociali. Ciò perché come ebbe a scrivere Giuseppe Verzocchi nel catalogo della prima esposizione delle opere, che si tenne alla Biennale di Venezia nel 1950: “Ho lavorato e lavoro con tenacia, con amore e frenesia ed è appunto per riconoscenza verso il lavoro, che è sempre stata la mia ragione di vita, che ho invitato alcuni pittori a trattare questo argomento nel loro linguaggio“. Così come molto significativamente nel 1961, esattamente il Primo Maggio, giorno della Festa del lavoro, donò la collezione al Comune di Forlì.

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