I recentissimi esiti delle elezioni USA e le possibili conseguenze per gli scenari economici rendono particolarmente interessante un’analisi delle dinamiche degli scambi commerciali dei nostri territori. Nel corso del 2023, nel sistema aggregato Romagna Forlì-Cesena e Rimini, le esportazioni verso gli Stati Uniti d’America (USA) ammontano a circa 851 milioni di euro mentre le importazioni si attestano a 80 milioni di euro. Il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta dunque positivo per 771 milioni di euro. Con riferimento all’anno precedente, si rileva una flessione del 5,5% delle esportazioni e un incremento del 34,9% delle importazioni.
Commercio Estero delle imprese: focus provinciale Forlì-Cesena
Nel 2023, in provincia di Forlì-Cesena le esportazioni verso gli Stati Uniti d’America (USA) ammontano a 336 milioni di euro (il 7,6% del totale export provinciale), mentre le importazioni raggiungono quota 31 milioni di euro (l’1,4% del totale). Il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta, pertanto, positivo: +305 milioni di euro. L’interscambio commerciale (somma tra importazioni ed esportazioni) è pari a 367 milioni di euro (pari al 5,5% dell’interscambio totale provinciale).
Rispetto al periodo precedente, si registra una flessione dell’8,7% per le esportazioni verso gli USA, -1,4% per le importazioni.
I principali prodotti esportati verso gli Stati Uniti d’America (USA), nel 2023, sono stati macchinari e apparecchiature (prevalentemente macchine per l’agricoltura e altre macchine utensili), pari al 28,6% dell’export verso tale Paese, in aumento rispetto lo stesso periodo 2022 del 21,3%), Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni) 19,0% l’incidenza, +9,8% la dinamica, articoli in pelle (calzature e pelletteria, escluso abbigliamento) 11,4% l’incidenza, -25,2% la dinamica.
Le principali importazioni dagli USA, invece, riguardano prodotti agricoli e animali per il 34,3% e macchinari (macchine di impiego generale) per il 16,4%. Negli ultimi 5 anni (2023-2018) l’incidenza dell’export verso gli USA è passata dal 6,5% al 7,6%, mentre l’incidenza delle importazioni è rimasta sostanzialmente stabile.