Legacoop: “I nostri aeroporti regionali superino le logiche di campanile”

Primo volo Forli-Brindisi aeroporto

A fine luglio Legacoop Romagna condivise la posizione dei sindaci di Bologna, di Rimini, e di Cesena, i quali affermavano che «i disagi e la disorganizzazione recenti ed evidenti dell’Aeroporto di Bologna, impongono che si concretizzi finalmente una politica regionale degli scali, armonica e in grado di valorizzare le destinazioni, senza sovrapposizioni o competizioni interne».

La posizione di Legacoop è sempre la stessa. Bologna, settimo scalo italiano per traffico passeggeri, con quasi 10 milioni di viaggiatori nel 2023, è un’opportunità anche per la Romagna. «E da questa opportunità occorre partire per decidere come affrontare anche le difficoltà dello scalo forlivese. Non si possono, invece, ridurre le difficoltà dello scalo di Forlì, ad un’emergenza da affrontare a sé stante, come se le politiche regionali del trasporto aeroportuale potessero “piegarsi” ai problemi dei singoli territori. Soprattutto quando, lo ricordiamo, nei momenti durante i quali l’Aeroporto di Forlì sembrava pronto ad un positivo salto di qualità, proprio a Forlì trovarono il terreno meno fertile di confronto gli appelli a lavorare per un sistema unico romagnolo e regionale lanciati a più riprese negli ultimi due anni dal sindaco di Rimini, da Confindustria e da noi Legacoop Romagna» precisano.

«Ciò premesso, ribadiamo come sia necessario un deciso salto di livello dell’agenda istituzionale della nostra regione e del governo, alle prese con il nuovo piano nazionale degli aeroporti, in fase di approvazione. La Romagna ha dimostrato concretamente come anche sulle grandi infrastrutture si possa fare un virtuoso gioco di squadra, lavorando attorno al progetto della zona logistica semplificata del porto di Ravenna, in accordo tra Istituzioni locali, Camere di Commercio, rappresentanza delle imprese e del lavoro. Presentiamoci quindi ai tavoli istituzionali con una posizione unica, non perché “presi per il collo” da un’emergenza, ma invece convinti della necessità di passare dalle parole ai fatti di un sempre più indispensabile sistema regionale del trasporto aereo. Come d’altra parte si è già fatto in regioni vicine come il Veneto, nelle quali si sono dimenticati i campanili, per privilegiare l’interesse collettivo» concludono i vertici di Legacoop.

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