«In occasione del Consiglio comunale di lunedì scorso è stata rinviata per l’ennesima volta, senza alcuna motivazione, una interrogazione da noi presentata sull’impossibilità per i cittadini di visitare il Quadriportico dei mosaici all’ex Collegio aeronautico, nonostante il tanto parlare da parte della Giunta del cosiddetto “Miglio bianco” e di valorizzazione del patrimonio razionalista. Di fatto è impossibile capire le ragioni per le quali, dopo oltre un mese e mezzo dalla presentazione dell’interrogazione, questa semplice domanda non abbia trovato risposta da parte dell’Assessore competente, forse troppo impegnato nella campagna elettorale a favore di Fratelli d’Italia per curarsi dei beni della nostra città» è il commento di Federico Morgagni, consigliere gruppo Partito Democratico.
«Eppure, nelle settimane scorse il Quadriportico, sempre inaccessibile per i cittadini, gli studenti, i turisti, gli operatori della cultura, è stato invece aperto per una visita straordinaria riservata ad una associazione di aviatori. Viene quindi da chiedersi se l’Amministrazione pensi che la valorizzazione culturale e turistica si possa realizzare a colpi di “aperture straordinarie”, senza costruire progetti condivisi, che prima di tutto riconoscano il diritto dei cittadini a fruire di beni culturali comuni.
Viene inoltre da chiedersi se la ritrosia e le continue “fughe” dell’Assessore dall’interrogazione, non siano motivate dalla titubanza nell’esporre in maniera chiara le proprie idee su come valorizzare beni “dissonanti” come il Quadriportico che, oltre a essere un pregevole manufatto artistico, è anche una rappresentazione fortemente ideologica della storia dell’umanità attraverso il volo, che trova come suo compimento le guerre di aggressione del fascismo e i bombardamenti sulle popolazioni civili africana e greca» continua il consigliere Dem.
«La presenza di monumenti come questi comporta, per chi governa la città, a partire dal Sindaco, due responsabilità. La prima è quella di rendere questi spazi accessibili e quanto più possibile visitabili, cosa che ad oggi non avviene. La seconda è quella di costruire un racconto che non si riduca a una dimensione puramente estetizzante o che banalizzi il significato della storia che vi è narrata, ma ne faccia la base per ribadire quei concetti civili e democratici da cui nasce la nostra Costituzione. Su questi temi è necessario che sindaco e assessore chiariscano davanti ai cittadini come la pensano e come intende operare il Comune di Forlì» conclude Federico Morgagni.