“Prendiamo atto dei responsi delle urne evidenziando immediatamente che il vero vincitore di questa tornata elettorale è il popolo del qualunquismo e del menefreghismo. Diseducato da decenni colpevolmente da coloro che detenevano, e detengono, i gangli del potere e della comunicazione, ha obbedito alla volontà di allontanare gli uomini e le donne dal voto onde poter meglio controllare i flussi elettorali e costringerli sempre più nei loro binari clientelari ed ipocriti. Il commovente impegno dei nostri compagni e compagne, nelle raccolte firme, nei banchetti, nelle iniziative, nelle sottoscrizioni, poco ha potuto di fronte al mostro che propagandava il niente e mai ha richiamato l’invito al popolo di recarsi alle urne. Non riconosciamo quindi come attendibile, pur con gli strumenti democratici, ancorchè manipolati, il risultato che si registra” si legge in una nota del Partito Comunista Italiano di Forlì-Cesena.
“La vittoria di De Pascale e la conferma del partito della Meloni, non possono rappresentare il pieno e vero pensiero dei cittadini dell’Emilia-Romagna, quando un elettore su due non si reca alle urne. Ma solo quello, triste, di una minoranza indiscutibile. In questo contesto il nostro dato, poco lontano dal 2% ci obbliga a dover moltiplicare gli sforzi per una vera unità dei comunisti perchè la convinzione di essere nella ragione, mettendo al centro dei nostri pensieri, la pace, il disastro ambientale ed i seri problemi dei lavoratori e delle lavoratrici, ci impone di insistere e di moltiplicare gli sforzi in termini di propaganda e di proselitismo. Le loro vittorie costruite sui castelli del niente saranno sempre meno durevoli e significative. Sapremo sostituirle con la concretezza e la serietà che ci sono proprie. Che ci sono sempre state proprie” conclude la nota.