Sabato 30 novembre, alle ore 20,30, nella Chiesa di San Biagio, in piazzetta Don Pietro Garbin, sarà in programma un evento per coro, danza, narrazioni e musica per fare memoria di quanto avvenne il 10 dicembre 1944, quando la popolazione forlivese, già stremata da patimenti d’ogni genere, subì un efferato bombardamento tedesco, inatteso perché a liberazione già avvenuta. Oltre a portare devastazione e lutti nel centro della città, esso distrusse una delle chiese più belle, San Biagio, causando la morte di venti persone, e danneggiò gravemente l’attiguo monastero delle suore di Santa Chiara. Ma la comunità riuscì a superare lo sgomento e a rinascere, grazie all’esempio di fraternità dei salesiani, guidati dal parroco don Pietro Garbin, e alla preghiera perseverante delle sorelle clarisse.
Nell’occasione la Corale di San Biagio e la Compagnia delle Libere Arti, dirette dal maestro Roberto Schirinzi, in collaborazione con l’Accademia di danza Crea Chorea, offriranno alla cittadinanza una rappresentazione artistica composita e contestualizzata storicamente, mentre Giovanni Tassani, studioso dell’età contemporanea, ripercorrerà i lontani anni 1943-1944, periodo cruciale della Seconda guerra mondiale. Seguiranno le esecuzioni musicali, corali e coreografiche proposte dalla compagine artistica emiliano-romagnola, con un repertorio che spazia dal Rinascimento alla modernità, al fine di rievocare le tenebre della morte e la luce della vita che da sempre si intrecciano in un’umanità dolente ma mai abbandonata da Dio, che ne ha condiviso la fragilità e a cui ha donato la salvezza. Proprio in memoria dei morti di San Biagio il maestro Schirinzi ha composto un’Ode, per voce solista, coro e organo, che sarà eseguita per l’occasione in prima assoluta. A scandire il programma si inseriranno anche alcune brevi testimonianze di quel dì lontano che invitano a credere nel bene, nonostante il dramma della guerra.
All’evento, promosso dalla parrocchia di San Biagio Unità Pastorale del Centro Storico, si vuole ricordare, mediante l’arte e le parole, la tragedia della guerra non solo susciti indignazione per i conflitti che ancora infestano il mondo. La serata vuole essere anche un segno di riconoscenza per chi ha saputo riedificare la società nel segno della pace e dell’unità, beni conquistati a caro prezzo ed eredità preziosa per le generazioni di oggi. La commemorazione dell’anniversario proseguirà domenica 8 dicembre con le “Camminate sui luoghi bombardati il 10 dicembre 1944” e martedì 10 dicembre, a San Biagio, con la Solenne Messa in suffragio delle vittime, preceduta dal concerto di campane a cura dell’Unione Campanari Bolognesi.