“Il punto della situazione sui cantieri della Ss67? I lavori stanno procedendo finalmente a pieno ritmo, anche nei giorni festivi, conseguenza del mio continuo impegno in Parlamento e presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, in particolare al sottosegretario Ferrante, già due volte presente nei cantieri. Se tutto procederà così, degli otto semafori attuali, a marzo 2025 ne resteranno solo tre. In queste ultime settimane nei due cantieri aperti lungo la Ss67, nel tratto fra Dovadola e Rocca San Casciano, i lavori stanno procedendo finalmente a pieno ritmo, con gli operai al lavoro anche la domenica e nei giorni festivi, come possono constatare tutti gli automobilisti che percorrono giornalmente la strada statale della valle del Montone Forlì-Firenze. Il procedere dei lavori a pieno ritmo degli operai nei cantieri negli ultimi tempi si deve anche al mio continuo impegno messo in moto sia in Parlamento e nella commissione trasporti sia a livello di ministero delle Infrastrutture e Trasporti”. Lo sostiene la deputata forlivese e coordinatrice regionale dell’Emilia-Romagna di Forza Italia, Rosaria Tassinari.
A questo proposito la deputata cita le due recenti visite ai cantieri del sottosegretario onorevole Tullio Ferrante, a giugno e a settembre. Aggiunge la deputata Tassinari: “Rispondendo recentemente ad una mia interrogazione scritta indirizzata al governo per conoscere a che punto erano i lavori nei cantieri in atto lungo la SS67, in particolare nel tratto fra Dovadola-Rocca San Casciano e le prospettive future del tratto Dovadola-San Benedetto in Alpe, il sottosegretario Ferrante ha assicurato dati dell’Anas e date precise sul fine lavori nei cantieri”.
Per quanto riguarda i lavori sulla SS67, già programmati in seguito agli eventi alluvionali del maggio 2023 “la società Anas – assicura Ferrante- ha attivato una serie di interventi per un investimento complessivo di 12,5 milioni di euro, da realizzarsi tra il km 142 e il km 213. Nel dettaglio, sono attualmente in esecuzione la realizzazione di un’opera di scavalco al km 164 e di una paratia al km 165 (alle porte di Rocca San Casciano), che consentirà il ripristino della circolazione lungo tutta la carreggiata. Il completamento di entrambe è previsto entro la fine del corrente anno. Inoltre, è prevista la ricostruzione completa del corpo stradale al km 167+700 ed il km168+650 (località Vallicelle-Pantera di Dovadola) mediante la realizzazione di opere di contenimento e la costruzione di una scogliera in massi lungo l’alveo del fiume Montone”.
Spiega a questo proposito la deputata Tassinari: “Qui i lavori dovrebbero essere completati entro il 28 febbraio 2025. Sempre secondo il ministero e l’Anas, sono in fase di istruttoria finale il progetto relativo al terzo degli interventi già coperti da finanziamento, consistente nella realizzazione di tre ulteriori ripristini dell’infrastruttura (dove ora sono i semafori a senso unico alternato), attraverso la realizzazione di muri di sostegno, localizzati al km 146 e al km 148 (fra Bocconi e San Benedetto) ed al km 162 (all’uscita di Rocca San Casciano). La conclusione dei suddetti lavori è prevista entro il marzo 2025, con la rimozione di ulteriori tre sensi unici alternati. Nel corso dei citati interventi è prevista anche la riqualificazione della pavimentazione stradale dei tratti interessati. Con questi interventi e tempi, a primavera 2025 degli otto semafori a senso unico alternato, presenti attualmente da Dovadola a San Benedetto in Alpe, ne dovrebbero restare solo tre, in altrettante frane da sistemare con ulteriori 24 milioni impegnati per questi e altri lavori da Anas”.
Conclude la deputata Tassinari: “Nel ringraziare il governo, in particolare il sottosegretario Tullio Ferrante, per la continua attenzione riguardo alla situazione della SS67, auspico che l’Anas e l’impresa rispettino il cronoprogramma dei lavori, che cioè continuino a pieno ritmo fino alle suddette scadenze, perché rappresentano una priorità assoluta per riqualificare l’arteria e garantire la mobilità in sicurezza dei cittadini non solo della valle del Montone, ma di tutti coloro che, italiani e stranieri, usano l’importante strada statale 67 che collega la Romagna con la Toscana. Si tratta di un impegno inderogabile da parte del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per dare risposte concrete a cittadini e imprese, che non si sono arresi di fronte alle difficoltà e che devono poter ripartire con il sostegno delle istituzioni”.