Aeroporto. Pompignoli: «Sostenibilità dei livelli occupazionali e crescita del traffico del Ridolfi le priorità»

aeroporto luigi ridolfi forlì

Ho il massimo rispetto per la visione prospettica dei sindacati sull’aeroporto di Forlì, ma consiglio a Cgil, Cisl e Uil profonda cautela sui contenuti e l’intenzione, della Regione Emilia-Romagna, di promuovere e adottare un piano regionale di gestione dei quattro scali che comporti benefici per tutti, gestori e lavoratori compresi. Al momento non c’è nulla di concreto. Vedremo se il presidente De Pascale adotterà un atteggiamento differente da quello di chi l’ha preceduto, dando seguito all’impegno più volte rappresentato in occasioni pubbliche” è l’analisi del consigliere comunale Massimiliano Pompignoli di Fratelli d’Italia.

«Ciò che è più importante, per il territorio di Forlì, la sostenibilità dei livelli occupazionali e la crescita del traffico del Ridolfi è che questo piano di potenziale integrazione con Bologna non sia in realtà una svendita dell’infrastruttura al capoluogo emiliano. Sono fiducioso in un’evoluzione diversa dalla sudditanza con Bologna. Se la cosa dà fastidio al Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, viste le sue recenti dichiarazioni sullo scalo forlivese, definito “fanalino di coda tra gli aeroporti”, se ne faccia una ragione: esiste anche il libero mercato, non solo la programmazione economica quinquennale del PD» conclude Pompignoli.

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