Confartigianato e Coldiretti donano al vescovo un nuovo personaggio del presepe

consegna statuina presepe al vescovo

Confartigianato di Forlì e Coldiretti Forlì-Cesena, anche in occasione di questo Natale, rinnovano la tradizione del presepe, donando al vescovo di Forlì Livio Corazza un nuovo personaggio. Oggi venerdì 20 dicembre il presidente Luca Morigi, il vicesegretario Francesco Bandini e il presidente Anap Giuseppe Mercatali per Confartigianato, assieme al presidente Massimiliano Bernabini e al direttore Alessandro Corsini per Coldiretti Forlì-Cesena sono stati ricevuti in vescovado da Monsignor Corazza. La statuina rende omaggio ai produttori caseari, un mestiere che, pur avendo una storia antica, oggi richiede un alto livello di competenze tecnologiche e professionali. L’icona perfetta per rappresentare l’artigianalità del nostro tempo nel presepe della curia vescovile.

Per i vertici di Confartigianato e Coldiretti “l’obiettivo è aggiungere ogni anno figure che rappresentino l’attualità. Dal 2020, quando un’immagine di un’infermiera ha inaugurato questa tradizione, passando dall’imprenditore digitale, al manutentore del verde, sino all’apprendista con il suo maestro, vogliamo ricordare il vero significato del lavoro. L’opera, realizzata in cartapesta dal maestro presepista Claudio Riso, incarna i valori in cui le nostre associazioni si rispecchiano: dedizione alla professione, cura del prodotto e attenzione alla soddisfazione del consumatore. Il valore unico del made in Italy nasce proprio dalla passione e dalla ricerca costante della massima qualità da parte dell’imprenditore”.

Il presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili vissuti, tra crisi e guerre, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, in sintesi è la famiglia. E concludono “le realtà che rappresentiamo sono radicate e diffuse capillarmente nei territori e sono motore dello sviluppo economico delle comunità, creano lavoro e ridistribuiscono ricchezza, un collante indispensabile anche per i comuni più piccoli e quelli delle aree interne. Lo stretto legame con il luogo in cui si vive e lavora alimenta il rapporto con l’ambiente circostante, improntato alla cura e al rispetto. Tutto questo è il valore del lavoro dei nostri imprenditori, che crea, trasforma, ripara, rigenera e unisce”.

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