Un ecografo come dono di Natale in anticipo: è quello che ha ricevuto nella mattinata di venerdì 20 dicembre lo staff del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì, quando verso le 14,00 è arrivata una delegazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo per consegnare ufficialmente nelle mani del professore Luca Savelli e della sua squadra un nuovo ecografo di ultima generazione, del valore di circa 35.000 euro. Il macchinario verrà impiegato per ecografie pelviche transaddominali e transvaginali, l’indagine strumentale più accurata nella diagnosi, nella stadiazione, e nel follow up di molte neoplasie ginecologiche, problematica identificata a circa 1500 donne ogni anno nella nostra Emilia-Romagna. La strumentazione si è resa indispensabile a causa del forte aumento dell’attività dell’unità operativa nell’ambito proprio dell’oncologia ginecologica: dalle circa 3000 prestazioni registrate nel 2019 si è passati alle più di 6000 dell’anno in corso. Numeri davvero significativi, per una presa in carico che va giocoforza supportata per il bene delle pazienti che all’interno del reparto del dottor Savelli accedono per attività di diagnosi e sorveglianza.
«Si tratta di tumori molto infidi, che vengono spesso scoperti quando sono in stadi già avanzati, laddove le probabilità di guarigione sono minori e i trattamenti risultano più impattanti per la qualità di vita delle pazienti – ha spiegato Fabrizio Miserocchi direttore generale dello IOR, nel corso della cerimonia di consegna – la tecnologia ci mette oggigiorno a disposizione strumentazioni in grado di individuare le lesioni anche nelle fasi iniziali: sono sicuramente costose, ma è un prezzo giustificato per la differenza che possono fare per tante famiglie. L’Istituto Oncologico Romagnolo, d’altronde, nasce proprio per questo: raccogliere le necessità dei reparti del territorio affinché i nostri professionisti possano offrire la miglior presa in carico possibile. In un mondo in cui le innovazioni tecnologiche sono all’ordine del giorno non è sempre facile mantenere il passo, ma non dimentichiamo che un Sistema Sanitario pubblico in salute è nel massimo interesse di tutti: per questo, in caso di bisogno, lo IOR sarà sempre al suo fianco. Con la donazione dell’ecografo al prof. Savelli chiudiamo un anno di forti investimenti volti a mantenere gli standard d’eccellenza offerti dagli ospedali della Romagna: il modo migliore per restituire al territorio la grande fiducia che da sempre ci viene riconosciuta».
«Nei decenni il mestiere del ginecologo ha vissuto grandi mutamenti che hanno portato a raggiungere obiettivi insperabili in termini di cura e sopravvivenza delle pazienti, soprattutto quelle affette da patologie oncologiche – ha aggiunto il responsabile di Reparto Luca Savelli – in questo senso l’ecografia ha acquisito un ruolo imprescindibile di affiancamento alla visita tradizionale in ogni momento del percorso ginecologico, dalla sala parto agli ambulatori, passando per la sala operatoria. Le innovazioni tecnologiche nel campo degli ultrasuoni hanno permesso di conoscere meglio gli aspetti iniziali delle patologie oncologiche, consentendo di individuare tempestivamente molte condizioni preneoplastiche o neoplastiche e contribuendo al miglioramento della sopravvivenza complessiva che si è verificato negli ultimi decenni: avere uno strumento top di gamma per noi è come inserire la sesta o settima marcia. Ringrazio quindi la società civile, che nello IOR vede un interlocutore affidabile ed efficiente, per questa preziosa donazione: noi lavoriamo per il pubblico, crediamo in quello che facciamo, ovviamente prendiamo questo gesto come uno stimolo per fare sempre di più e sempre meglio. È essenziale per la nostra Unità Operativa, la cui mole di attività è più che raddoppiata negli ultimi anni, essere dotata di strumenti ecografici all’avanguardia che consentano di continuare a fornire un servizio di eccellenza alla popolazione perseguendo gli obiettivi di diagnosi precoce, terapia e sorveglianza delle pazienti».