Si è svolta oggi giovedì 5 dicembre in Cardiologia dell’Ospedale “Morgagni- Pierantoni” di Forlì, la cerimonia di consegna e ringraziamento di un nuovo ecocardiografo donato dalla famiglia Lattuneddu, in memoria del giovane Antonio, morto appena diciottenne, per arresto cardiaco, qualche anno fa. Alla cerimonia erano presenti, oltre alla famiglia Lattuneddu, Carmine Pizzi, nuovo direttore di Cardiologia di Forlì, professore associato dell’Università di Bologna e direttore della Scuola di Specializzazione Malattie dell’Apparato Cardiovascolare della medesima Università, Giorgio Martelli direttore del Presidio Ospedaliero di Forlì, rappresentanti del personale medico e infermieristico dell’unità Operativa di Cardiologia, Marcello Galvani presidente dell’Associazione Cardiologica forlivese, rappresentanti del Comitato Consultivo Misto del Distretto di Forlì e don Roberto Rossi, parroco della parrocchia di Regina Pacis di Forlì e padre spirituale del giovane Antonio Lattuneddu.
“L’intenzione di donare questo strumento – ha dichiarato Alberto Lattuneddu – in memoria di mio figlio Antonio, fu subito ben accolta da Marcello Galvani e desideriamo ringraziare l’Ausl della Romagna ed indubbiamente la Cardiologia di Forlì, con suo nuovo direttore Carmine Pizzi, per aver dato modo a me, mia moglie mia figlia, di ricordarlo con questo nuovo strumento che tanto bene potrà fare alla vita dei pazienti. Antonio amava generosamente la vita in ogni singola sfaccettatura ed in modo profondo; si dedicava, tra l’altro, in modo estremamente appassionato e riservato a fotografare paesaggi e squarci di vita unici che ora mi preme custodire, nella mia mente e nel mio cuore, per i momenti di sconforto e di solitudine dei miei giorni”.
Accogliendo il dono Carmine Pizzi ha dichiarato: «A nome mio personale, del mio predecessore Marcello Galvani e di tutta l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, desidero esprimere il più profondo e sentito ringraziamento alla famiglia di Antonio, per la generosa donazione con cui hanno scelto di onorare la vita e il ricordo di questo splendido ragazzo. La donazione di un nuovo ecocardiografo rappresenta un gesto di straordinaria umanità e altruismo, che non solo arricchirà in modo tangibile e significativo la nostra attività assistenziale, ma contribuirà anche a rafforzare il nostro impegno quotidiano nella tutela e nella preservazione della Vita. Mi piace immaginare che questo strumento, nella sua capacità di “fotografare” i cuori dei nostri pazienti, rifletta in qualche modo la sensibilità e la passione per la fotografia che tanto caratterizzavano Antonio Lattuneddu. Attraverso queste immagini, il ricordo di Antonio continuerà a vivere non solo all’interno della nostra Cardiologia, ma anche nel cuore della nostra comunità, portando speranza e cura ai pazienti che, grazie a lui e alla sua famiglia, potranno beneficiare di cure ancora più avanzate e tempestive. È un legame profondo che unisce il ricordo di una vita straordinaria alla possibilità di salvare e migliorare altre vite».