Il ricavato di Fuga Forrest 2024 al Pet therapy dell’ospedale

Corri Forest donazione

Alla presenza di Enrico Valletta, Primario del reparto di Pediatria del Presidio Ospedaliero di Forlì, di Elena Vetri, della direzione medica del Presidio Ospedaliero di Forlì e vice direttrice Ospedale di Forlì, di Silvia Corvini psicologa psicoterapeuta esperta in terapia assistita con animali e IAA, responsabile area Interventi Assistiti con Animali Pet-therapy della Fondazione Opera Don Pippo e responsabile progetto “Dog-tori e un doc-gatto!”, di Raffaella Pirini, medico veterinario esperto in IAA, responsabile sanitario del monitoraggio benessere animale del progetto “Dog-tori – è un doc-gatto!”, l’Associazione Corri Forrest ha consegnato ufficialmente i proventi delle donazioni degli sponsor e dei partecipanti all’evento raccolti durante la manifestazione sportiva.

Quest’anno – spiegano i soci di Corri Forrest – nonostante il meteo molto complicato, la partecipazione alla Fuga Forrest, anche in virtù delle preiscrizioni, ha portato circa 800 iscritti tra podisti, ciclisti, camminatori, bambini e anziani, amici a 4 zampe e persone “speciali”. Corri Forrest ormai da anni è sempre più vicina alle realtà più bisognose del territorio, con il suo più importante evento stagionale, la “Fuga Forrest“ manifestazione sportiva competitiva (da quest’anno) e ludico motorio svolto a Terra del Sole“.

In occasione della donazione, sono stati presentati i progetti di interventi assistiti con animali (Pet-Therapy) che si realizzeranno nell’ospedale Morgagni–Pierantoni di Forlì. “La donazione di 4500 euro – proseguono – è stata effettuata alla Fondazione Don Pippo per il progetto di “Iaa – Interventi Assistiti con Animali”, la cosiddetta Pet Therapy, a sostegno dei reparti di pediatria e geriatria dell’Ospedale di Forlì Morgagni-Pierantoni per finalità di tipo ludico-ricreative e di socializzazione, per un miglioramento della qualità di vita e all’incremento del benessere psicofisico dei bambini, attivando e sostenendo le loro risorse di crescita e progettualità individuale attraverso un’esperienza diversa nella routine ospedaliera-terapeutica”.

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