«Durante il Consiglio comunale di Tredozio di ieri sera, la nuova amministrazione ha approvato una serie di provvedimenti che stanno già sollevando un coro di critiche: l’introduzione dell’imposta di soggiorno, l’aumento dell’Imu e l’innalzamento dell’Irpef al livello massimo per tutti, senza più distinzioni di scaglioni. Queste decisioni, che colpiscono indiscriminatamente cittadini e attività locali, rischiano di aggravare una situazione economica e sociale già estremamente fragile». Questo afferma Simona Vietina, già sindaco di Tredozio e attuale capogruppo di minoranza del Comune appenninico.
«L’aumento dell’Irpef è stato particolarmente contestato, soprattutto perché va a pesare sui redditi più bassi in un territorio già segnato dallo spopolamento e dalle calamità naturali che hanno devastato il centro storico, rendendolo un paese fantasma». Secondo l’ex sindaco Simona Vietina, che ha votato contro i provvedimenti, “questa scelta dimostra una scarsa capacità della giunta di trovare risorse alternative attraverso progetti e finanziamenti esterni, optando invece per la soluzione più semplice, ma più penalizzante per la comunità. Una scelta diametralmente opposta all’approccio della precedente amministrazione, rivendica Vietina, che aveva sempre evitato aumenti fiscali, consapevole delle difficoltà dei cittadini, e che grazie a una gestione oculata e all’attrazione di finanziamenti, aveva lasciato i conti in ordine e una cassa ben fornita“.
L’ex sindaco continua criticando l’introduzione dell’imposta di soggiorno: “sebbene Tredozio sia inserito tra le località turistiche della regione, l’applicazione della tassa in un’area interna e montana, già in piena crisi post-calamità naturali e socio-economica, rischia di scoraggiare ulteriormente i turisti e comporta un aggravio burocratico significativo“. Vietina pungola l’attuale amministrazione sul fronte occupazionale. “A giugno, era stata promessa l’assunzione di cinque nuovi dipendenti invece, a dicembre, si è registrato un licenziamento, con una riduzione complessiva del personale. Ora ci sono solo un dipendente a tempo pieno e 2 part-time. Queste decisioni segnano una netta rottura con il passato e invitano a riflettere, insiste Vietina. Mentre l’amministrazione precedente era orientata al sostegno dei cittadini e alla ricerca di soluzioni innovative, le prime mosse della nuova giunta sembrano rischiare di compromettere il fragile equilibrio del paese“.