Dei cancelli per regolare l’accesso, soprattutto nelle aree notturne, in Galleria Mazzini a Forlì. Questo quanto annunciato giovedì in commissione consiliare dall’assessore Giuseppe Petetta. Corso Mazzini sarà oggetto di un intervento di riqualificazione da 1,2 milioni di euro. Le parole di Petetta non sono piaciuti ad Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio.
“Cancelli in Galleria Mazzini? Non è questa la soluzione. Non è questo il modo di intervenire sulla sicurezza. Se così fosse, dovremmo montare cancelli ogni volta che si presentano questioni di ordine pubblico“. Per il direttore dell’associazione di categoria “l’intervento da fare è uno, ed è quello che Confcommercio chiede, inascoltata, da tempo: i controlli sulla residenzialità. Ci sono, racconta chi vive e lavora in corso Mazzini e nello specifico nelle vicinanze della Galleria, troppe zone d’ombra. Sappiamo con certezza quante persone vivono in ogni unità immobiliare? La politica dei cancelli è una politica fallimentare, perché significa abdicare al buonsenso e alla strada maestra da seguire, che è quella della repressione dei reati. Se qualcuno vuole delinquere, a fermarlo non sarà certo un cancello“.
Zattini si dice poi preoccupato per l’episodio di spaccio nelle vicinanze di un asilo del centro. La polizia ha arrestato una persona, che non ci ha pensato due volte a colpire con calci e pugni gli agenti. “Per una città come Forlì è una situazione intollerabile. Siamo al fianco delle forze dell’ordine: questi delinquenti attaccano senza remore polizia e carabinieri. La misura è colma. Tolleranza zero verso chi evidentemente non ha niente da perdere. Chi ha invece tanto da perdere sono i cittadini che vogliono sentirsi sicuri quando passeggiano lungo le strade di Forlì“.