Il collasso fortuito della rete ferroviaria e i rendiconti fittizi

Dopo il collasso fortuito della rete ferroviaria, penso che per mettere in ginocchio il Paese non siano necessari missili né satelliti né droni, ma pochi danni contemporanei agli scambi delle stazioni di Milano, Firenze e Roma, e tre/quattro incidenti di un certa gravità negli snodi autostradali. Potrebbero anche accadere fortuitamente, in uno sventurato e catastrofico “giorno della banana”. Altro che hacker filorussi! Possiamo farcela anche da soli. Ahimè.

Una delle caratteristiche più grottesche del Pnrr all’italiana applicata a scuola e istruzione superiore è la rendicontazione endemica, di tutto, purché totalmente fittizia, cartacea. Essendo privi di una cultura dell’impatto, perché da noi l’unica azione che conta davvero è quella dell’allocazione della risorsa, cioè della spesa, possiamo solo certificare cose possibili o probabili. Non altro. A nessuno, in Italia, interessa davvero se le azioni servano a qualcosa. Interessa che i corsi siano caricati online, le attività svolte quantitativamente, le ore occupate. Una montagna di carta e di firme. I contenuti? Non importano a nessuno. Neanche all’Università.

Roberto Balzani

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