«La Democrazia Cristiana di Forlì guarda il problema delle baby gang con grande preoccupazione. Purtroppo le politiche permissive e di comprensione hanno dimostrato nello scorrere degli ultimi anni un aggravio costante della situazione. Il problema è effettivamente culturale che attraversa ogni etnia. Il pensiero costante di un diritto privo di doveri ha dato ai giovani un senso di libertà e pretesa. Il segnale di poca tenuta delle famiglie (parole dell’assessore al welfare di Forlì) suonano vuote a una proposta concreata di soluzione del problema. L’assistenza costante senza risoluzione e senza un impegno delle famiglie riconosciute fragili tanto italiane che straniere non porta a migliorare situazioni che preannunciano possibili reati maggiori nel futuro di questi baby ribelli» è il commento di Daniele La Bruna coordinatore della segreteria provinciale della Democrazia Cristiana di Forlì-Cesena.
«Non credo che sia la repressione il percorso migliore nei loro confronti, ma indubbiamente una minore disponibilità a volere comprendere sempre un perché che non è mai sociale ma estremamente culturale all’interno delle famiglie che non impongono, come accadeva fino alla metà degli anni del secolo scorso, un corretto comportamento morale fonte di una decorosa dignità personale. È la dignità che manca in seno alle famiglie dette fragili che abusano grazie al perdonismo costante della propria condizione spesso voluta e ancor più spesso con l’intento di impietosire maggiormente mostrata. Lo stato sociale, la società intera ha il dovere di proteggere i fragili E i deboli allo stesso livello. I protetti hanno il dovere di rendere alla società intera un rispetto che onori sia loro che tutti noi» conclude Daniele La Bruna.