
Nel 2024 il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo e in crescita rispetto a quello del 2023. Sostanzialmente stabile la numerosità delle imprese attive nel complesso. Crescono le attività imprenditoriali dei servizi (alle imprese, alle persone e attività professionali), delle costruzioni, delle attività immobiliari e dell’alloggio-ristorazione. In flessione commercio, agricoltura e manifatturiero. Continua l’incremento del numero delle società di capitale e l’imprenditorialità si mantiene elevata.
Sistema imprenditoriale: area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 31 dicembre 2024, nel territorio Romagna, si contano 79.570 imprese registrate (sedi), di cui 70.153 attive. L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (87 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso del 2024, nell’aggregato Romagna si sono verificate 4.341 iscrizioni e 4.245 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 96 unità (nel 2023 il saldo fu pari a -61); il tasso di variazione annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,12%, inferiore di quello regionale (+0,17%) e nazionale (+0,63%). Nel confronto tendenziale con il 31 dicembre 2023 si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese attive (+0,2%), dato in controtendenza rispetto a quello regionale (-0,7%) e nazionale (-0,9%).
Per quel che riguarda i settori economici i principali risultano, nell’ordine: commercio (22,2% l’incidenza sul totale delle imprese attive, -1,3% la dinamica rispetto al medesimo periodo del 2023); costruzioni (15,4%) in aumento/diminuzione del +1,5%; agricoltura (11,5%) in flessione del -2,5%; attività di alloggio e ristorazione (10,6%) in aumento del +0,6% e manifatturiero (incidenza 8,1%, -1,6% la dinamica). Variazioni tendenziali positive per attività immobiliari (incidenza pari al 8,5%, +1,8%) e “altre attività di servizio” (incidenza del 4,7% sul totale, +1,1% la dinamica) che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici.
Crescono le imprese nelle “attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,1%, +3,4% la variazione), nel “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,3%, +3,6% la dinamica) e nelle attività sportive e di intrattenimento (2,5%, +1,9%). Stabili, infine, le imprese in “trasporto e magazzinaggio” (2,9%, -0,1%).
Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 52,7%) è costituita come ditta individuale (in diminuzione del -0,3% rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di persone (21,5%), in flessione del -2,1% e le società di capitale (23,7%), unica forma giuridica in aumento (+4,0%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).
Sistema imprenditoriale: focus sulla provincia di Forlì-Cesena
Al 31 dicembre 2024 nel territorio provinciale si contano 40.087 imprese registrate (sedi), di cui 35.492 attive. L’imprenditorialità si conferma diffusa: 90 imprese attive ogni 1.000 abitanti (87 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso dell’intero 2024 si sono verificate 2.042 iscrizioni e 2.125 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di -83 unità (nel 2023 il saldo fu pari a -103); il tasso di variazione annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,21%, peggiore di quello regionale (+0,17%) e nazionale (+0,63%). Nel confronto tendenziale con il 31 dicembre 2023 si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese attive (-0,1%), in controtendenza rispetto alla flessione regionale (-0,7%) e nazionale (-0,9%).
La dinamica tendenziale delle imprese attive presenta alcune differenziazioni a livello delle principali aggregazioni territoriali: stabilità per i comprensori (di Forlì e di Cesena) e per i Comuni di Forlì e di Cesena; in flessione, le imprese attive nei territori montani (-0,6%), collinari (-0,8%) e nelle vallate (-0,8%), in particolar modo la vallata del Savio (-1,2%) e nei Comuni di cintura (-0,3%), limitrofi alle grandi città, che rappresentano il 13,8% delle imprese provinciali; in crescita dello 0,4%, infine, le imprese nell’Area del Basso Rubicone (14,5% l’incidenza), che si conferma unico territorio in espansione.
Con riferimento ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il commercio (20,6% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del -1,6% rispetto al medesimo periodo del 2023, l’agricoltura (incidenza del 16,3%, -2,2% la dinamica), le costruzioni (15,8% del totale, +1,2%), il manifatturiero (incidenza pari al 9,2%, -1,3%) e le attività di alloggio e ristorazione (7,6% del totale, stabile la dinamica).
In crescita le attività immobiliari (incidenza del 7,0%, variazione del +1,4%), le “altre attività di servizio” (incidenza del 5,0%, +1,2% la dinamica), le “attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, +2,0% la variazione), i servizi di “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (3,0%, +2,9%), le attività finanziarie (credito e assicurazione, 2,4%, +4,0%), le attività sportive e di intrattenimento (+1,7%), che costituiscono il 2,0% del totale, e le servizi di ICT (2,0% l’incidenza, +2,8% la dinamica). In lieve flessione, infine, i servizi di “trasporto e magazzinaggio” (incidenza 3,3%, -0,4% la dinamica). Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (55,4% sul totale, -0,5% la dinamica annuale), seguite dalle società di persone (20,0%, in flessione del -2,6%); le società di capitale (22,1%), si confermano in crescita (+3,4%), analogamente a quanto si rileva negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).