
Sabato 15 febbraio alle ore 17,30, alla Galleria Michelacci, in Corso Cavour a Meldola, all’ex Chiesina dell’Ospedale la mostra “Cantico della Nuova Natura”, curata da Lucia Chierici e presentata attraverso le immagini di Sebastian Castoro, include le opere di Luigi Impieri, Delio Piccioni e Stefano Ricci. L’esposizione è l’occasione per presentare il “Manifesto per un Presidio Artistico Permanente”, finalizzato alla sostenibilità ambientale, culturale, estetica e sociale. I tre artisti, considerano l’impiego di materiali di scarto, come mezzo rigenerativo di un’arte, che se la si vuole definire bella, dovrà comprendere anche il concetto di buono e di giusto.
L’allestimento della mostra “Cantico della Nuova Natura”, che si svolge in un monumento storico della città di Meldola, intende proseguire con i visitatori, un dialogo avviato circa un anno fa, con alcuni artisti americani, riuniti in BabylonAts.org. Il titolo della mostra di Meldola, “Cantico della Nuova Natura”, nasce dall’idea di voler recuperare due dimensioni dell’arte, che sembrano non essere più in relazione: l’etica e l’estetica. Tutti sanno che l’arte è un linguaggio universale, ancor di più del linguaggio scritto o parlato, essa può pertanto contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta e, contemporaneamente, farci godere. Citando il concetto del filosofo Nuccio Ordine: “Non è vero, neanche in tempi di crisi, che è utile solo ciò che produce profitto”.