
La cartiera “Manolibera” ubicata all’interno della Casa Circondariale di Forlì, gestita dall’impresa sociale Altremani, si potenzia con nuove attrezzature grazie al contributo ricevuto dalla Bcc Ravennate Forlivese e Imolese. Il laboratorio Manolibera produce carta da riciclo artigianale, elegante ed unica, grazie all’impegno di quattro detenuti che investono il proprio tempo nel ridare vita a carta destinata a diventare rifiuto, accrescendo nel contempo le proprie competenze professionali e l’opportunità di un reingresso nella legalità ed un più efficace reinserimento nella comunità sociale. Le attrezzature (frullatore, aspiraliquidi, setacci) permetteranno di potenziare la produzione rispondendo alle numerose richieste del territorio.
Fondamentale è il lavoro nel percorso di rieducazione del detenuto, l’impresa sociale Altremani infatti è nata con l’unico scopo di accrescere la sicurezza sociale del territorio di Forlì Cesena, attraverso il lavoro dei detenuti ed ex-detenuti della Casa Circondariale di Forlì e attraverso la realizzazione di incontri educativi finalizzati a diffondere la cultura della legalità e della tolleranza nei giovani, cercando di salvaguardarli dal pericolo di esperienze dirette di esecuzione penale. In occasione dell’inaugurazione della rinnovata filiale sede di Forlì della Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese, Altremani ha voluto riconoscere al presidente Giuseppe Gambi e al vicepresidente Gianni Lombardi una targa realizzata dai detenuti del carcere, con carta Manolibera, per ringraziare la Bcc del contributo ricevuto nel 2024, indispensabile a rilanciare la cartiera e a potenziare le attrezzature interne al laboratorio.
“Siamo molto riconoscenti alla Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese – afferma Daniele Versari presidente di Altremani – per l’aiuto economico ricevuto e per la grande sensibilità e responsabilità sociale che la banca dimostra sui temi, non scontati, dell’esecuzione penale. Potenziare la cartiera Manolibera con nuove attrezzature significa poter incrementare il numero dei detenuti coinvolti nel laboratorio dando quindi maggiori opportunità alle persone che dovranno reintegrarsi nella società, riducendo in maniera significativa il pericolo di recidiva una volta che saranno usciti dal carcere”.
Il presidente della Bcc Giuseppe Gambi ha sottolineato come “il contributo della Banca sia rivolto a promuovere tra i detenuti opportunità di lavoro spendibili anche al termine della pena, offrendo alle persone una valida alternativa di riscatto. Altrettanto importanti proprio per l’obiettivo di inclusione sociale, sono le iniziative formative organizzate da Altremani, volte a sensibilizzare i giovani su tematiche quali il bullismo, il disagio sociale, la vita in carcere”.