Confcommercio: “Le baby gang sono un problema, il Comune fa bene a costituirsi parte civile”

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Una quindicina di ragazzi, provenienti dalla Tunisia, ritenuti responsabili di 20 episodi (rapine, aggressioni, intimidazioni e via dicendo), commessi nel secondo semestre del 2024 e nei primi mesi del 2025 tra centro storico, stazione ferroviaria, zona Portici e al Puntadiferro. Una baby gang smantellata dalla Polizia di Stato. “A magistratura e forze dell’ordine vanno i nostri complimenti per l’attività svolta – esordisce Alberto Zattini direttore di Ascom-Confcommercio -. Il loro lavoro è stato encomiabile. Dobbiamo allo stesso tempo rilevare che l’emergenza sollevata dalla nostra associazione nei mesi scorsi ha trovato purtroppo riscontro nella realtà. Le baby gang a Forlì esistono, colpiscono, intimidiscono e rendono la vita impossibile a tanti cittadini. Per questo l’intervento delle forze dell’ordine ha ancora più valore, sia per l’effetto di deterrenza immediato, sia per il messaggio che esso porta con sé“.

Ancora: “I fatti emersi sono reali e gravissimi. Il timore è che sia stata scoperta solo la punta dell’iceberg, perché dubitiamo che il problema tema della delinquenza minorile possa essersi esaurito con questa operazione di polizia. Condividiamo le parole del Questore, Claudio Mastromattei, che ha in conferenza stampa ha detto che non si possono definire ‘piccoli episodi’ reati come quelli contestati a questi ragazzi“.

C’è poi l’annuncio da parte del Comune di Forlì di volersi costituire parte civile in caso di procedimento giudiziario. “Una notizia, annunciata dall’assessore Luca Bartolini, che accogliamo con soddisfazione. Qui non siamo di fronte a fenomeni di disagio, ma di delinquenza, in molti casi, minorile – conclude Zattini – e qui va l’importanza della risposta istituzionale, che ci piacerebbe diventasse una prassi in occasione di situazioni di questo genere“.

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