
Nel corso della seduta odierna dell’assemblea legislativa regionale, il sottosegretario Rontini è intervenuta sul tema del progetto, già illustrato dall’Assessore Frisoni, relativo alla formazione degli operatori del settore turistico in relazione all’offerta verso la comunità lgbtq+, chiarendo come questo percorso non comporterà costi aggiuntivi in capo imprenditori del turismo. “Chi pagherà quindi il conto di questi corsi di formazione?“: è questa la domanda che pongono ora alla Giunta Nicola Marcello, Alberto Ferrero e Luca Pestelli, Consiglieri Regionali di FdI.
“Nel merito della questione – affermano i consiglieri regionali di minoranza – abbiamo già ribadito come la Romagna sia già il luogo per eccellenza dell’ospitalità, senza distinzioni né discriminazioni. I nostri operatori accolgono da sempre i turisti in maniera professionale e incondizionata, e non hanno bisogno di essere formati per continuare a farlo“. Gli esponenti di FdI chiedono poi un sostegno a 360 gradi per il settore turistico romagnolo: “Il nostro territorio vanta una vocazione turistica che dovrebbe essere supportata dalla politica regionale in maniera veramente completa. I nostri operatori – continuano – si sono sempre contraddistinti per la capacità di accoglienza, cifra distintiva appresa sul campo in anni di lavoro a contatto con i turisti“.
Le dichiarazioni del sottosegretario Rontini in Assemblea lasciano a questo punto un interrogativo aperto, secondo i Consiglieri: “Chi finanzierà questi corsi di formazione? Quanto denaro pubblico impegnerà la Regione Emilia-Romagna? Per chiarire questi punti, abbiamo presentato un atto di sindacato ispettivo: ci aspettiamo risposte chiare, nell’interesse di tutti i cittadini. In un contesto in cui la Giunta De Pascale chiede ingenti sforzi economici ai cittadini attraverso una manovra di bilancio che si prospetta vessatoria – concludono – sarebbe opportuno valutare più attentamente le voci di spesa e intervenire allo scopo di tutelare i comparti nella loro interezza“.