
«Mentre si avvicina sempre di più il 31 marzo, e con esso l’obbligo per 5 milioni di imprese di assicurarsi a proprie spese contro gli eventi catastrofali, a Forlì il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, subito spalleggiato dalla Lega, nega persino la possibilità di discutere un ordine del giorno delle minoranze che chiedeva al Governo di rinviare la scadenza e modificare alcuni aspetti del provvedimento. Si tratta di un atto di totale chiusura e cecità nei confronti del mondo delle imprese, che compattamente si è mobilitato per chiedere un allungamento dei tempi, insostenibili per le aziende e non fattibili neppure per le assicurazioni, e per sollecitare chiarimenti su alcuni aspetti ancora confusi della normativa. Il fatto è ancor più grave considerato che il nostro territorio rischia di essere uno dei più penalizzati da tale norma, legata nel suo meccanismo di funzionamento al livello di rischio catastrofale dei territori nei quali le aziende sono collocate. Secondo le prime stime, un’impresa romagnola potrebbe pagare un importo anche 3 o 4 volte superiore a un’azienda delle medesime dimensioni operante però in un territorio considerato a basso rischio» si legge in una nota a firma dei gruppi consiliari PD, Rinnoviamo Forlì, AVS, M5S.
«Il rifiuto di discutere appare ancor più incredibile se si considera che recentemente persino il Governo, dopo lunghe resistenze, ha finalmente aperto qualche spiraglio in direzione di una ridiscussione e proroga del provvedimento. Ancora una volta Fratelli d’Italia preferisce una difesa d’ufficio del Governo alla tutela degli interessi delle aziende e del territorio forlivese. Va poi detto che il rifiuto di discutere l’ordine del giorno ha impedito anche di entrare nel merito della richiesta di modifica di alcuni aspetti essenziali della normativa. Ad oggi infatti le imprese non hanno strumenti per effettuare una comparazione puntuale e trasparente fra le diverse tipologie di polizze, molte delle quali non è chiaro se rispondano a tutti i requisiti richiesti dalla normativa. Altrettanto preoccupante è il fatto che sino ad ora non sia stato previsto nessun incentivo scaricando così, nei fatti, l’intero costo legato alla gestione del rischio derivante dal cambiamento climatico e dall’assetto idrogeologico sulle imprese» concludono i gruppi consiliari Partito Democratico, Rinnoviamo Forlì, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle.