Preoccupanti cedimenti degli argini del fiume Montone

legname accumulato al ponte della ferrovia

«Mentre attendiamo notizie dalla regione e provincia in merito alla rimozione delle tonnellate di legname ammucchiate lungo gli argini e degli ordigni inesplosi che impedirebbero di svolgere i lavori, il taglio degli alberi lungo gli argini, disposto ed eseguito dalla regione, ha prodotto i suoi effetti devastanti sulla tenuta dei terrapieni naturali che stanno cedendo a seguito delle piogge dei giorni scorsi, definendo una situazione che non potrà che peggiorare» segnala Raffaele Acri vicecoordinatore del Quartiere Resistenza.

«Con le attuali condizioni sarà complicato rifare il guado che consentiva di fruire della via Forlanini e dalla via Anzani per proseguire verso il quartiere Romiti o verso Terra del Sole su un percorso molto apprezzato da centinaia di residenti, appare inutile quindi immaginare di conseguenza la realizzazione del secondo guado da molti anni in progetto, che doveva collegare il tratto citato di via Forlanini con quello che prosegue verso la rotonda di accesso al pronto soccorso dell’ospedale per consentire di passare lungo gli argini dei due fiumi Montone e Rabbi. A parte naturalmente queste limitazioni che possono essere certamente non prioritarie, immaginiamo però che possa essere preoccupante il cedimento per le persone che risiedono più vicino ai fiumi, oltre che un aumento evidente del trasporto e deposito di materiale sedimentario di erosione che potrebbe a lungo andare modificare il percorso del deflusso, oltre a continuare rendere fragili gli argini. Attendiamo quindi una risposta dalla regione e dalla provincia alle domande poste più volte sui media magari con una programmazione degli interventi previsti di sviluppo e consolidamento degli argini» conclude Acri.

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