Serata dedicata al fotografo Michael Kenna

convegno Musei San Domenico

Giovedì 20 marzo alle ore 21,15 il Foto Cine Club Forlì al Centro Polifunzionale della Parrocchia di San Varano in Via Firenze 207 a ForlìStorie intorno alla fotografia. Michael Kenna: il linguaggio perpetuo della fotografia” con relatore Moreno Diana.

La fotografia di paesaggio potrebbe sembrare un soggetto semplice da realizzare, una semplice e banale registrazione su pellicola o su file delle meraviglie che abbiamo davanti ai nostri occhi: composizione, taglio, tecnica e visione fotografica sono gli ingredienti per ritrarre un’immagine paesaggistica. Agli albori i vincoli tecnici, colpa dei materiali, imponevano di lavorare con soggetti statici, a causa dei tempi di esposizione lunghi che rendevano sfuocato o mosso qualsiasi soggetto in movimento. Il fotografo anglo-americano Micheal Kenna utilizza la tecnica della lunga esposizione (a volte anche che sfiora le dieci ore) realizzando degli insoliti paesaggi in bianco e nero caratterizzati da una luce onirica ed eterea, che poi accentua anche in fase di stampa in camera oscura.
Kenna spiega: “Non sempre si riesce a vedere ciò che è altrimenti visibile durante il giorno e con le lunghe esposizioni si può fotografare ciò che l’occhio umano non è, appunto, in grado di vedere“.

L’eredità artistica di Michael Kenna è come un’opera d’arte: un mosaico di ispirazione, tecnica e dedizione che continua a influenzare e affascinare la comunità fotografica mondiale. Kenna è rinomato per la sua capacità di creare immagini senza tempo attraverso l’uso magistrale del bianco e nero, questo stile distintivo è emerso da una profonda comprensione dei fondamenti della fotografia.

Nato nel 1953 a Widnes, nel Regno Unito, Michael Kenna è cresciuto in un ambiente dove l’industrializzazione aveva impresso il suo marchio indelebile sul paesaggio circostante. Questa esperienza ha profondamente influenzato il suo approccio alla fotografia, portandolo a esplorare il contrasto tra l’ambiente naturale e l’urbanizzazione. Il suo lavoro si è concentrato spesso su soggetti come: fabbriche, minareti, e luoghi abbandonati, catturando la bellezza nascosta in queste strutture apparentemente banali. La carriera di questo artista ha preso il via negli anni ’70, quando ha iniziato a lavorare come fotografo commerciale ma è stata la sua passione per la fotografia artistica e il desiderio di esplorare il mondo, che l’ha portato a dedicarsi alla fotografia di paesaggio e architettura. Ho scelto di fotografare l’assenza di persone, la memoria della loro presenza, le tracce che si lasciano dietro. Anziché le onde del mare, a volte posso desiderare una morbida superficie nebbiosa.
Ingresso libero. Info: http://www.fotocineclubforli.com/.

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