
In base agli ultimi scenari economici di Prometeia (gennaio 2025), il settore costruzioni in provincia di Forlì-Cesena ha chiuso il 2024 con un aumento del valore aggiunto del 2,7% e una contestuale crescita delle unità di lavoro del 5,9%. Per il 2025, le ultime previsioni indicano un’inversione di tendenza per quanto riguarda sia la ricchezza creata (‑2,4%) sia le unità di lavoro (‑1,1%).
In provincia di Forlì-Cesena, al 31 dicembre 2024, si contano 5.613 imprese edili attive, pari al 15,8% del totale (16,8% in Emilia-Romagna e 14,9% in Italia); rispetto a dicembre 2023 lo stock è aumentato (+1,2%) diversamente dalla stabilità che si osserva nel complesso di tutte le attività economiche della provincia (‑0,1%), con una variazione in controtendenza rispetto sia al dato regionale (‑0,5%) sia a quello nazionale (‑0,4%). In aumento del 2,4% le imprese dedite ai “lavori di costruzione specializzati” (sono il 78,3% delle imprese edili) mentre risultano in flessione del 2,5% le imprese del settore “costruzione di edifici” (20,5% l’incidenza) e del ‑6,8% quelle di “ingegneria civile” (1,2%).
Quasi la totalità delle imprese attive provinciali delle costruzioni (il 96,3%) ha una dimensione media di 1,5 addetti; il 3,4% delle imprese ha una dimensione media di 19 addetti e le restanti (sono 19) hanno mediamente 118 addetti. Il 66,2% delle imprese attive edili è costituito da ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 20,1%. Da evidenziare che, nelle costruzioni, ben l’80,4% delle imprese attive è artigiana. Gli stranieri rappresentano il 23,0% degli imprenditori del settore delle costruzioni e ben il 36,6% dei titolari di impresa individuale; essi sono principalmente albanesi (42,3% del totale imprenditori stranieri del settore), rumeni (13,5%), tunisini (9,3%), macedoni (5,9%) e ucraini (4,3%). Il 64,9% degli stranieri ha meno di 50 anni contro il 34,0% degli italiani.
Dalle indagini sulla congiuntura, condotte nel 2024 da Unioncamere Emilia-Romagna presso le imprese della provincia di Forlì-Cesena operanti nel settore delle costruzioni, emerge un andamento positivo (+1,5%) del volume d’affari (fatturato) – elaborato come variazione media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti – in controtendenza rispetto a quello regionale (‑2,3%).
Secondo i dati forniti dalle Casse Edili operanti in provincia, riferiti all’annata edile che va da ottobre 2023 a settembre 2024, aumenta il numero totale dei dipendenti per i quali sono stati fatti versamenti presso tali organizzazioni (+15,2% rispetto alla precedente annata). Aumentano anche le ore versate dalle 1.062 imprese iscritte presso le Casse Edili: si sono attestate a circa 7,5 milioni (+9,8% rispetto al periodo precedente). Diminuisce, tuttavia, del 4,7% la media delle ore lavorate annualmente per dipendente. Nel medio periodo, rispetto cioè all’annata edile 2018-2019, la flessione media annua di tale indicatore risulta del 2,5%.
Nel 2024 la Cassa Integrazione Guadagni (CIG) autorizzata alle imprese della provincia di Forlì-Cesena operanti nel settore delle costruzioni registra una diminuzione (‑6,3% rispetto al 2023) anche se mantiene ancora valori superiori, ma prossimi, a quelli rilevati nel 2019. Sul totale delle ore autorizzate la CIG del settore delle costruzioni incide per il 3,4%. In ultimo, secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, la provincia di Forlì-Cesena, nel 2024 (dati provvisori), ha fatto registrare, nel segmento residenziale, un aumento del 2,8% (su scala regionale +1,4%) in termini di numerosità di transazioni rispetto al 2023 (anno in cui era stata registrata una diminuzione del 15,7% rispetto al precedente) e una variazione del +15,1% nel confronto con il 2019.