
Sabato 5 aprile, alle ore 17,00, al Teatro Dragoni di Meldola in piazza Felice Orsini, si terrà la conferenza di presentazione della mostra “Dipingere è un dare alla luce”, personale di Enrico Lombardi, con interventi del Sindaco Roberto Cavallucci, dell’Assessore alla Cultura Michele Drudi e dell’artista Enrico Lombardi. Alle ore 18,00 apertura della mostra alla galleria Luigi Michelacci in via Cavour 60/m.
Dopo l’ultima personale tenuta dall’artista nel suo paese natale, risalente al 2016 (The Kingdom), Meldola, attraverso la volontà e l’impegno dell’Assessorato alla Cultura, intende testimoniare ancora una volta l’attività di Enrico Lombardi, pittore e scrittore la cui opera viene, da anni, apprezzata a livello nazionale e internazionale. La mostra conterrà 21 opere degli ultimi anni: “Nature morte” (realizzate soprattutto durante l’epidemia di Covid), “Isolitudini”, “Esercizi di ammirazione” e “Meditazioni” e sarà accompagnata dalla pubblicazione di un volume contenente una parte importante degli scritti di estetica e filosofia dell’artista per Danilo Montanari Editore. Scrive il filosofo Rocco Ronchi, a proposito degli scritti di Enrico Lombardi: “La scrittura in Lombardi non accompagna semplicemente l’opera pittorica. Non ne è l’integrazione, il commento, la poetica, anche se per questi scopi ermeneutici può essere legittimamente impiegata.
Per comprenderne l’urgenza bisognerebbe rifarsi piuttosto alla nozione di gratitudine e allo specifico “lavoro” che questa comporta. Ricevere un dono non è una cosa così semplice. Si contrae un debito e, finché non si è all’altezza di ciò che ci è stato gratuitamente donato, “we suffer gratitude” (L.Hyde). Il mondo che accade come immagine – la meraviglia – è il dono per eccellenza, il dono demonico. Il legame che tale dono, come ogni dono, comporta è infatti il più vincolante. La sua esigenza è assoluta. Si apre allora, necessario e interminabile, lo spazio della scrittura come spazio della corrispondenza a questo dono ambiguo.
L’immaginazione non può essere praticata in una beata inconsapevolezza. Una riflessione – continua, sfinente, metodica – appartiene allora al destino stesso dell’immagine, allo stesso modo in cui un dono si inscrive solo in una memoria inquieta e sempre obbligata.” (Rocco Ronchi) Non una mostra, dunque, semplicemente, ma una sorta di “punto della situazione” di tutta una vita e una carriera spesa al servizio dell’arte, della bellezza e della conoscenza. Eventi collaterali: sabato 26 aprile, ore 18.00, visita guidata alla mostra; sabato 17 maggio ore 18,00 Finissage. L’esposizione sarà visitabile secondo i seguenti orari: feriali 16,00/19,00 festivi 10,00/12,00; 16,00/19,00 lunedì e giovedì chiusura. Per informazioni: Comune di Meldola 0543499452, 0543495143.