Vietina: “Comune di Tredozio paralizzato tra numeri che preoccupano e scelte discutibili”

Simona Vietina

Dai numeri ufficiali del rendiconto 2024 presentati dall’Amministrazione comunale di Tredozio emerge una realtà che impone una riflessione seria: nonostante un fondo di cassa di circa 1,9 milioni di euro al 31 dicembre, la disponibilità effettiva per spese autonome del Comune è pari ad appena 3.231,75 euro. Una cifra simbolica, che fotografa con crudezza un Comune bloccato”, dichiara Simona Vietina, coordinatrice regionale della DC e consigliere del Comune di Tredozio.

Com’è possibile che, a fronte di milioni di euro movimentati, Tredozio si ritrovi con una capacità di spesa reale prossima allo zero? – si interroga l’ex sindaca, che ha pronta la risposta -. Un livello altissimo di residui attivi e passivi, che supera i 15 milioni di euro; l’assenza di una strategia seria di recupero crediti e smaltimento dei residui vetusti; una gestione eccessivamente conservativa, che ha accantonato risorse senza trasformarle in servizi, opere e risposte alla comunità”.

Simona Vietina non fa sconti: “Questa situazione non è frutto di prudenza, ma dell’incapacità di programmare, decidere e agire. L’Amministrazione di Tredozio si limita a gestire l’esistente, senza visione né senza coraggio. E mentre il bilancio langue, gli edifici comunali danneggiati dal sisma restano inagibili. In questo contesto, appare ancora più discutibile la scelta della Giunta di impegnare fino a 154.000 euro per acquistare un immobile da destinare ad attività culturali, quando a Tredozio esistono già immobili pubblici adatti allo scopo, che basterebbe ripristinare. Perché fare un mutuo per nuove strutture culturali quando quelle storiche e centrali del paese vengono lasciate al degrado?

Vietina e l’opposizione da lei guidata hanno formalmente presentato una serie di interrogazioni a risposta scritta sulle criticità rilevate “la sostituzione della dipendente dell’anagrafe mai avvenuta; la perdurante chiusura della strada per il Tramazzo; il mancato intervento sui pericolosi alberi del viale; la mancata messa in sicurezza dell’edificio adiacente ai locali commerciali originari; il blocco nei lavori di ricostruzione post-sisma. Quello che emerge è un Comune che rinuncia a costruire il futuro, non investe in maniera dinamica e non ascolta le esigenze reali della popolazione. Nessun bilancio partecipativo, nessuna programmazione coraggiosa, solo amministrazione dell’ordinario e scarso dialogo con i cittadini. Tredozio merita di più. Merita amministratori capaci di trasformare le risorse in opportunità, non in immobilismo. Un Comune senza coraggio è un Comune senza futuro. Tredozio ha bisogno di chi sa osare, non di chi sa solo tirare a campare” conclude Vietina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *