
La Cantina di Via Firenze
Via Firenze, 183 a San Varano frazione di Forlì
Tel. 3771369841
Giorno di chiusura: lunedì.
Orario di Esercizio: Cena.
Chiusura per ferie: luglio/agosto.
Dove si trova/come arrivare: prendi la Strada Provinciale che da Forlì porta a Castrocaro, Via Firenze: consiglio di imboccarla dal ponte di Schiavonia, svolti a sinistra per Via Firenze, dopo benzina IP troverai sulla sinistra la Trattoria, un piccolo ponte da scavalcare, sei arrivato. Parcheggio attiguo.
Dimensioni: Locale medio/grande, anticheggiante difatti siamo sul 1800; pavimento d’epoca, ambito e ricercato. Tavoli legno caldo marrone, massicci rustici, rari; tovagliette di carta.
Esame Servizi/Cucine. WC ok, pulito, ottimo stato. Cucine ampie in ordine pulitissime.
Target del locale $$$: medio.
Storia de La Cantina di Via Firenze. Babbo siciliano sposato con una romagnola, ecco il connubio sulle origini del locale. Il signor Dispoto padre gestì la Cantinaza a Castrocaro Terme ai tempi antecedenti a quelli di Marziano: erano gli anni delle origini della buona cucina romagnola, nata, guarda caso, tutta attorno a Castrocaro Terme e ancora oggi in voga su quella sfera.
Dal 1997 i fratelli Dispoto si cimentano sul localino del loro babbo, “La Cantina di Via Firenze”, una Osteria come ambiscono a denominarla, avendo ben 100 etichette pronte: ho notato delle ottime etichette, il vino fa il locale. Organigramma: troviamo Gianmarco Dispoto all’accoglienza assieme al fratello Filippo, il cugino Salvatore Barone in cucina. Mangiare romagnolo con chiare radici siciliane, molto interessante questo connubio meridionale.
Locale de La Cantina di Via Firenze: la parte retrostante del locale risale al 1800, in origine era una Casa del Popolo. Dopo gli eventi bellici, il locale ebbe influenza dei tempi diventando Casa del Fascio (da Casa del Popolo) sino alla fine della guerra: troviamo un basso rilievo (presidio Belle Arti, Ndr) che celebra la Guerra di Abissinia. Alla ripresa del post bellum, diventa Casa dei Repubblicani, evidenzio un busto di Aurelio Saffi (presidio Belle Arti, Ndr), romagnolo doc, e vi ricordo, a pochi metri, Villa Saffi; il passaggio a Circolo dei Repubblicani sino al 1995, locale riaperto da babbo Dispoto nel 1997.
Descrizione Menù.
Tagliatelle verdi pancetta e scalogno: (articolo Scalogno Igp Riolo Terme, Ndr): ottime. Tortelli al ragù: ottimo, ragù importante. Rigatoni all’aglione, ottimi. Peposo: spezzatino all’Impruneta: ottimo bell’argomento toscano. Primo sale alla lastra: formaggio alla piastra. Tartare fassona. La Gota: rara guancia di maiale, ottima. Frittatina cipolla e patate. Fagioli in umido. Tagliatelle ragù e striduli/Verdi con pancetta e scalogno. Superbe. Caciocavallo fritto con origano ed aceto balsamico. Seppia con piselli, buona. Peperone Crusco. Baccalà Mantecato. Caponata. Fagioli in umido. Patè di fegatini. Friselle. Bruschette (ottime). Focaccia Scapece (scapece: marinatura con aceto bianco, olio, aglio, sale, menta fresca). Trippa. Caciocavallo alla palermitana. Acciughe di Sciacca al verde: intere con lisca che consigliano di mangiare: buonissime, rare.
I dolci della Casa secondo disponibilità. Tutti Caserecci, ottimi.
– La carta dei Vini: un centinaio di bottiglie; Acqua da 0,75 in vetro, ottima.
– Olio, sale, aceto: olio di ottimo livello. Sale e aceto di qualità.
– Caffè: ottimo.
– Nel cestino: focaccetta con cipolle del Forno di Terra del Sole; Pane casereccio; Piada.
– Piatti consigliati: affettati con formaggi ed immancabili, acciughe al verde.
Verdetto finale: location esterna 8; il locale 8,5; servizio 8,5; voto globale sul menù 8-10; il conto 9.
“Sulla Porta”. Il locale vanta le Placche delle seguenti Guide:
– Confraternita Tagliatella; Accademia Italiana della Cucina; Osterei d’Italia; Gazzetta del Gusto; Gambero Rozzo; Touring Club; La Gola; Tripadvisor vincitore 2014.
– 4live.it
– www.viaemiliaristoranti.it
Puoi anche provare: A Forlì, Piazza delle Erbe Benso (alto livello); Osteria Nascosta (trattoria romagnola top); Pizzeria del Corso. A Castrocaro Terme: Essentia, l’esoterico Chef Andrea, scuola francese ed allievo del grande Chef e Primo sommelier Gianfranco Bolognesi.
Gigi Arpinati