A Zardin 3.000 persone, 37 giardini visitati e 71 eventi

bordure per aiuole giardino

Si è chiusa con entusiasmo, stupore e una grande partecipazione la sesta edizione di Zardin, il festival dei giardini segreti che per un intero fine settimana ha trasformato Forlì in un grande percorso urbano fatto di meraviglia e condivisione. Sabato 17 e domenica 18 maggio, 3.000 persone, di cui 2.000 paganti, hanno varcato i portoni di 37 giardini privati, pubblici, storici e rigenerati, accompagnati da 71 appuntamenti tra concerti, laboratori, passeggiate, letture, spettacoli e momenti di socialità. Un risultato che va ben oltre i numeri: Zardin si conferma un evento capace di generare relazione, stupore e senso di comunità. Il pubblico è stato ampio, eterogeneo e trasversale: studenti, giovani famiglie, universitari, adulti, pensionati, cittadini stranieri e migranti, forlivese di quartiere e visitatori da fuori città. Un’umanità varia e viva, che ha attraversato cortili e giardini con lo stesso desiderio: guardare Forlì con occhi nuovi. Il clima, sia atmosferico che emotivo, è stato eccezionale.

Nel cuore della città si è respirata un’atmosfera di leggerezza e sorpresa: i locali pieni, le file fuori dai ristoranti, i sorrisi in strada e lo stupore davanti a scorci inediti. Tantissimi visitatori ci hanno raccontato di aver riscoperto angoli nascosti, incontrato storie inaspettate, sentito il bisogno che eventi del genere esistano più spesso.
Zardin è un progetto nato dal basso, costruito con passione e ostinazione da un piccolo gruppo di giovani, ma reso possibile grazie a una rete ampia e generosa. Quest’anno sono state coinvolte 80 realtà tra associazioni, collettivi, gruppi culturali e artistici, supportate da oltre 100 volontari. “Un sentito ringraziamento va ai proprietari e gestori dei giardini, che con coraggio e generosità hanno deciso di aprire ciò che di solito è chiuso” dichiarano gli organizzatori.

Un gesto semplice, ma profondamente politico: rendere condiviso ciò che normalmente è privato, restituirlo per un attimo alla città e ai suoi abitanti. Fondamentale, quest’anno, è stato anche il supporto del Comune di Forlì, che attraverso l’Assessorato alla Cultura e il proprio Ufficio Turismo – Iat Hub ha sostenuto concretamente l’iniziativa. “Abbiamo convintamente sostenuto questa iniziativa – afferma il vicesindaco Vincenzo Bongiorno – poiché valorizza in modo originale il centro storico della città all’insegna dell’incontro e della cultura. Complimenti al gruppo di giovani ideatori e promotori di Zardin, che vorremmo sostenere pure il prossimo anno, anche alla luce degli ottimi risultati dell’edizione 2025”. Zardin ha inoltre ricevuto il patrocinio della Provincia di Forlì-Cesena e il contributo di preziosi sponsor: Soroptimist – Forlì Club, BiFor Birra&Burger, Castiglione Legnami, Fedi.Fo Shop&Lab, Da Cico – Pizzeria a domicilio, Tredicidodici e Caviro. Zardin non è solo un festival: è un invito a rivedere il proprio rapporto con la città, con lo spazio, con il tempo. È un esperimento urbano che cresce ogni anno, e che quest’anno ha dimostrato con forza quanto sia necessario e desiderato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *