Il Centro Nazionale Studi Fanzine per il 15° anniversario promuove il ‘Premio Tesi di Laurea’

Fanzinoteca fanzine

La Fanzinoteca d’Italia 0.2 Centro Nazionale Studi Fanzine, con sede a Forlì, si prepara a celebrare un anniversario speciale. Quindici anni di attività ininterrotta al servizio della cultura dell’auto-edizioni e della salvaguardia di un patrimonio unico e raro. Proseguono i preparativi per celebrare i 15 anni di vita e di attività, dal 2010 a oggi, la Fanzinoteca si è affermata come il principale punto di riferimento nazionale e internazionale per la raccolta, la conservazione, lo studio e la valorizzazione delle auto-edizioni fanzinare italiane. Per celebrare questo importante traguardo, sono in programma una serie di iniziative speciali che si svolgeranno nel corso del 2025, a partire da settembre, quali percorsi espositivi inediti, incontri tematici, visite guidate, e molto altro. Previsti dibattiti sul futuro delle auto-edizioni fanzinare e sul loro ruolo come strumento di espressione sociale e resistenza.

Si valuta un evento dal titolo provocatorio: ‘Se la fanzine che è non sarà, perché voler che sia?’, per stimolare una riflessione profonda sul valore intrinseco di questo medium. Altra importantissima iniziativa a lungo termine, per incentivare e sostenere la ricerca accademica sul tema, il ‘Premio Tesi di Laurea Fanzinoteca d’Italia 0.2’ a testimonianza dell’impegno nel supportare le nuove generazioni. Nata dalla passione e dalla visione di Gianluca Umiliacchi, direttore fanzinotecario, la Fanzinoteca d’Italia 0.2 ha saputo trasformare un’iniziativa locale in un’istituzione riconosciuta a livello nazionale, anche integrata nella Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino. In questi tre lustri, la collezione è cresciuta esponenzialmente, superando i 13.000 documenti fanzinotecari, un archivio prezioso che testimonia le voci, le idee e le espressioni della passione sottosociale italiana e non solo, dagli anni ’60 ai giorni nostri. Queste celebrazioni sottolineano il ruolo specifico e socialmente importante che la Fanzinoteca d’Italia 0.2 ha acquisito in questi 15 anni: non solo un archivio, ma un laboratorio culturale vivo, un centro di ricerca e un punto di aggregazione per chi crede nella forza della ‘voce libera’. Per informazioni 3393085390 (orario 10/18) fanzinoteca@fanzineitaliane.it.

Quindici anni per noi rappresentano un traguardo che va ben oltre la semplice cifra – dichiara Gianluca Umiliacchi direttore fanzinotecario – sono il frutto di un impegno costante, di innumerevoli donazioni e di una crescente consapevolezza del valore storico e culturale delle fanzine. La nostra missione è dare dignità a queste pubblicazioni ‘dal basso’, dimostrando che l’auto-edizione è una forma di cultura e un documento sociale insostituibile. In questi quindici anni, l’esclusiva attività fanzinotecaria ha svolto un ruolo cruciale nel salvare dall’oblio migliaia di queste pubblicazioni effimere, garantendone la fruizione per le generazioni future. Ciò che rende la Fanzinoteca d’Italia 0.2 così unica ed esclusiva è la sua specializzazione profonda in un settore spesso trascurato dalle istituzioni tradizionali. È l’unica realtà del genere in Italia con una tale ampiezza e profondità di collezione, e una delle poche a livello mondiale. Questo le permette di offrire una prospettiva inedita sulla storia della cultura fanzinotecaria e delle espressioni auto-edite, diventando un punto di riferimento per ricercatori, studenti, fanzinari e appassionati“.

In sintesi – conclude Umiliacchi – la Fanzinoteca d’Italia 0.2 ha dimostrato di essere molto più di un semplice deposito di carta: è un motore culturale, un centro di studi e un catalizzatore di creatività, svolgendo un ruolo socialmente insostituibile nella valorizzazione della cultura indipendente e dell’espressione autentica, ruolo che nessun’altra istituzione è in grado di gestire.” “Impegno didattico formativo e significativo con tesi, se ne possono contare ben 12 supportate gratuitamente con assistenza esterna, e più di 30 con partecipazione collaborativa, elaborate in tutta Italia. Fino a non molto tempo fa, le auto-edizioni fanzinare in Italia erano spesso percepite come materiali effimeri, hobbistici o troppo ‘di nicchia’ per meritare uno studio accademico rigoroso. L’attività fanzinotecaria, con la sua organizzazione metodica, la sua vasta collezione e i riconoscimenti ricevuti, ha contribuito in modo cruciale a legittimare questo ambito come un campo di ricerca valido e meritevole di attenzione universitaria, conferendo dignità scientifica a un fenomeno che prima era perlopiù confinato a studi informali o settoriali“. Se oggi, anche nel comune di Bologna si sta lavorando per attivare e concretizzare una loro fanzinoteca, un motivo ovvio ci sarà, e purtroppo sono ancora poche le persone in grado di comprenderlo.

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