Il mito di Narciso illustrato da Sonia Macrì

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Ultimo appuntamento prima della pausa estiva, venerdì 6 giugno alle ore 17,00 con la XXVII edizione della rassegna “Incontri con l’autore” promossa dalla Fondazione di Forlì all’Auditorium di Intesa Sanpaolo in via Flavio Biondo 16. Protagonista dell’incontro sarà la professoressa Sonia Macrì, docente di lingua e letteratura greca all’Università Kore di Enna e specialista della ricezione dei classici greci nella modernità, che si soffermerà in particolare sulla figura di Narciso e sulla sua fortuna nella letteratura moderna e contemporanea a livello internazionale.

Proteso verso la superficie di una fonte, un ragazzo scorge un volto bellissimo e perdutamente se ne innamora. Il suo nome è Narciso e quel volto altro non è che l’inconsistente riflesso della sua stessa faccia. Questa è la variante più celebre del mito, consegnata alla cultura europea dal poeta latino Ovidio, ma non è l’unica a raccontare la passione impossibile di Narciso. Sono innumerevoli le variazioni con cui il mito si è ripresentato nel corso dei secoli. I racconti della tradizione letteraria greca ruotano intorno al tema del potere che lo sguardo, le superfici rispecchianti e i doppi del reale possono sprigionare.

La favola di La Fontaine è quella che più di ogni altra immortala il “narciso” per antonomasia e che restituisce, al contempo, una diversa declinazione del motivo dello specchio. La voce dei poeti simbolisti (Valéry, Rilke) celebra Narciso come figura rappresentativa dell’arte poetica e delle tensioni che si instaurano tra l’io e il canto. Miraggi, ombre e raddoppiamenti popolano, invece, i versi dei poeti del Novecento, presso i quali il mito di Narciso – convocato dichiaratamente (Williams, Lorca, Ritsos, Pasolini) o solo implicitamente (Borges, Walcott) – più che mai rivela la capacità di rigenerarsi in forme sempre nuove. Ingresso libero e, come da tradizione, dopo l’incontro con Sonia Macrì, omaggio del volume a tutti gli intervenuti.

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