
“In un contesto finanziario nazionale e internazionale estremamente complesso e incerto, la Regione Emilia-Romagna conferma il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, garantendo ai cittadini i servizi essenziali e la qualità delle politiche sociali”. Lo dichiarano Fabrizio Castellari, relatore di maggioranza del Rendiconto 2024, e Paolo Calvano (nella foto), capogruppo del Partito Democratico in Assemblea legislativa, al termine della discussione in aula.
“Abbiamo consolidato i servizi essenziali – spiegano Castellari e Calvano – contenendo le spese di funzionamento dell’amministrazione e concentrando le risorse sulle priorità condivise: il potenziamento del fondo per la non autosufficienza, il sostegno agli affitti, le politiche per l’azzeramento delle rette dei nidi, il trasporto pubblico locale, le politiche culturali, giovanili e sportive, la valorizzazione delle aree interne e la lotta al dissesto idrogeologico. Il tutto mentre continuiamo a garantire l’attuazione della programmazione europea 2021-2027 e misure per la competitività e l’attrattività del sistema produttivo regionale”.
Nonostante l’ulteriore contributo chiesto alle Regioni dal governo, che ha aggravato le difficoltà già esistenti a causa del caro energia e delle minori entrate, la Regione Emilia-Romagna è riuscita a gestire in modo prudente le proprie risorse, accantonando preventivamente le somme necessarie a garantire l’equilibrio dei conti.
«Pur in un quadro di passaggio di consegne tra la fine della passata legislatura e l’attuale, abbiamo approvato le variazioni necessarie al bilancio per garantire la continuità dei servizi e proseguire le politiche di sviluppo territoriale e settoriale, con la massima responsabilità nei confronti dei cittadini e delle imprese» sottolineano Castellari e Calvano.
Il Rendiconto 2024 si chiude con un risultato positivo di amministrazione pari a 1.260,9 milioni di euro, interamente vincolato in fondi, e con un saldo positivo di competenza di 191,5 milioni di euro, che certificano il rispetto degli equilibri di bilancio. Contestualmente, si registra una ulteriore riduzione del debito complessivo dell’ente e una consistente disponibilità di cassa, garantendo tempi di pagamento ben al di sotto dei limiti di legge.
“Siamo ben consapevoli – concludono – che la sanità sia il nodo più critico, a causa del sottofinanziamento statale che costringe le Regioni a coprire servizi essenziali con risorse proprie. Ma proprio per questo è importante sottolineare che l’Emilia-Romagna affronta le difficoltà senza scaricare i problemi sui cittadini, con conti in ordine, risorse gestite con rigore e una spesa pubblica orientata a garantire diritti, equità, opportunità per tutti e standard sanitari di qualità. A conferma di questo basta guardarsi intorno: 14 regioni su 20 hanno i bilanci in rosso a causa del sottofinanziamento statale per la sanità, quindi non è certo un problema dell’Emilia-Romagna, come sostiene il centrodestra, ma dell’intera Nazione causato delle politiche scellerate del governo”.