Archivio comunale. Morgagni: «Inaccettabile che dopo due anni non ci siano delle soluzioni da parte della Giunta»

Tessera di Federico Morgagni

«Durante l’ultima seduta consiliare abbiamo interrogato la Giunta sul destino dell’Archivio comunale, gravemente lesionato dall’alluvione del 2023 e successivamente depositato, in attesa di procedere al recupero, presso le celle frigorifere fornite da Orogel, con un contratto che ne prevedeva l’affitto fino al 6 agosto. Nel corso dei due anni passati dall’estate 2023, tuttavia, solo una quota molto limitata dei documenti è stata sottoposta a restauro, anche causa dell’assoluta mancanza di stanziamenti da parte del governo, cosa che rende indispensabile l’individuazione di una sede idonea alla conservazione dell’archivio anche dopo la scadenza del 6 agosto, pena la sua irreparabile distruzione. È il caso di sottolineare che l’archivio comprende non solo documenti rilevanti per l’attività del Comune ma anche titoli e licenze che sono necessari per famiglie, imprese e operatori del settore dell’edilizia» è la critica evidenziata da Federico Morgagni (nella foto al centro), consigliere del Partito democratico.

«Nonostante l’indubbia rilevanza della questione, nessun componente della Giunta è intervenuto a fornire spiegazioni: la risposta è stata demandata al segretario Uguccioni il quale, comprensibilmente, si è limitato a una informativa di carattere tecnico, comunicando che Orogel ha concesso una proroga di qualche settimana alla custodia dei documenti e che il Comune, oltre al deposito in una diversa struttura, tuttavia ancora non individuata, sta valutando l’ipotesi di collocare i materiali in container refrigerati. L’assenza di risposta da parte della Giunta è una procedura del tutto inusuale, che comunque conferma tutto l’imbarazzo dell’Amministrazione Zattini per una vicenda francamente sconcertante. Ma sfuggire dal confronto non fa venire meno le evidenti responsabilità politiche di sindaco e assessori, che pur essendo a conoscenza da due anni della scadenza del 6 agosto, fino ad oggi si sono distinti solo per la colpevole inerzia e l’incapacità di trovare una soluzione alternativa» rimarca il Dem forlivese.

«Quanto alla proroga concessa da Orogel, si tratta certamente di una buona notizia che tuttavia, in assenza di una vera soluzione, sposta solo in avanti il problema di qualche settimana. Inoltre ciò che maggiormente preoccupa è che l’Amministrazione sta continuando a prendere gravemente sottogamba il problema: come emerso da un accesso agli atti, solo il 3 luglio, cioè dopo ben 23 giorni da quando la vicenda era stata discussa in Consiglio, il Comune si è deciso a formalizzare la richiesta a Orogel di una proroga; se i tempi di reazione sono questi, è evidente che le ragioni per preoccuparsi abbondano. Vale la pena di ricordare che la perdita dei documenti sarebbe un fatto di un enorme gravità: non solo la conservazione delle carte è fondamentale per la memoria e per le attività economiche ma è un dovere istituzionale che la legge mette in capo ai comuni, definendo responsabilità penali in caso di inadempienze. Chiediamo quindi con forza che l’Amministrazione si riscuota dall’immobilismo e metta in atto con la massima urgenza tutte le azioni necessarie per trovare, sia pur “in zona Cesarini”, una soluzione adeguata per garantire la conservazione dei documenti» conclude Federico Morgagni.

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