Ascom: “Il cantiere di Via Bertini deve restare aperto 7 giorni su 7”

Alberto Zattini direttore Confcommercio Forli

«Un cantiere straordinario, per importanza e per l’impatto che avrà su imprese e cittadini forlivesi, che può essere gestito non in maniera ordinaria. A fine agosto diventerà operativo il cantiere in Via Bertini, una delle strade più trafficate di Forlì. La durata stimata dei lavori è di 6 mesi. La premessa è che si tratta di un intervento necessario  viste le problematiche avute dalla città dipendenti dall’inadeguatezza del sistema fognario. I disagi per le imprese e per i forlivesi saranno inevitabili. Pensiamo al traffico generato da e per le aree commerciali dislocate lungo tutta la zona di Via Bertini. Ogni giorno un movimento gigantesco di merci e cittadini attraversa quella zona» spiega il direttore di Ascom Alberto Zattini.

«Fatte queste prime sintetiche valutazioni, preoccupati anche dai tempi stimati chiediamo all’Amministrazione comunale di valutare o rivalutare alcuni elementi: l’obiettivo irrinunciabile è terminare l’intervento il prima possibile. Per conseguirlo le imprese che si sono aggiudicate gli appalti delle opere, dovrebbero prevedere turni di lavoro, questa la nostra proposta, 7 giorni su 7. Stando alle informazioni in nostro possesso, questo non è previsto: durante i giorni festivi il cantiere non sarebbe operativo. Riteniamo indispensabile l’adozione del “doppio turno” di lavoro in tutti i cantieri aperti. Proposta questa che abbiamo già avanzato in occasione dell’incontro con illustrativo promosso dall’Amministrazione comunale. Nel corso degli incontri avuti con rappresentanti dell’amministrazione comunale, è stato fatto presente che il cantiere aprirà nell’area con la maggiore densità abitativa a Forlì. Il quartiere registra inoltre la presenza di un elevato numero di strutture scolastiche: l’impatto dei lavori sulla mobilità cittadina sarà inevitabile e andrà ridimensionato con ogni possibile soluzione; Via Bertini è una tra le più trafficate di Forlì» rimarca Zattini.

«Il servizio di trasporto pubblico che, anche se poco utilizzato (ad esclusione dell’extra-urbano), inevitabilmente dovrà essere riprogrammato ed è facile pensare che la “corsa urbana” all’interno della città possa subire modifiche o rallentamenti nei tempi di arrivo a destinazione. I lavori andranno avanti anche durante i mesi più freddi dell’anno. Pioggia, ghiaccio, neve e intemperie potrebbero allungare i tempi dell’intervento. Non c’è polemica nelle nostre affermazioni ma solo la consapevolezza derivante dal fatto che se questi interventi fossero stati programmati nei mesi primaverili ed estivi, certamente tutte una serie di problematiche e preoccupazioni probabilmente non sarebbero neanche sorte. Certamente se ci fosse stato dialogo con la città prima di passare all’affidamento degli appalti, molte delle nostre considerazioni avrebbero potuto essere valutate per tempo. Trovarsi sempre ad interloquire a cose fatte diventa difficile: speriamo anche non dannoso» conclude il direttore di Ascom. 

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