
Ho nostalgia per i tempi in cui gli incontri fra i leader degli Stati, quando diventavano pubblici, segnavano un punto nella vita collettiva, positivo o negativo che fosse. Mi pare che l’eccesso di conferenze stampa odierno, non solo da parte di Trump, non giovi alla credibilità dei politici. Perché le chiacchiere usurano la legittimità di chiunque, rischiando di trasformare un summit nella riunione in un pub.
E perché la gente, nell’età del presentismo, si stanca presto e passa ad altro. La diplomazia è un’arte delicata, sofisticata, riservata. Con tutti i suoi limiti, è l’unica alternativa che conosciamo all’uso indiscriminato della forza. Va difesa, va preservata dall’imbarbarimento dilettantistico delle relazioni internazionali.
Roberto Balzani