
La Fondazione Opera Don Pippo deve la sua lunga storia sia all’idea iniziale di Elisabetta Piolanti di creare un “qualcosa” di speciale per la città, sia al lavoro continuo di tutti i suoi operatori, ma anche alla generosità di tanti forlivesi e non che hanno scelto di lasciare tutto o parte del proprio patrimonio alla Fondazione. In tanti anni, persone a noi conosciute o anche sconosciute, hanno deciso di lasciare la propria eredità affinchè la Fondazione potesse crescere e migliorare. Nei miei 27 anni di lavoro alla Don Pippo, ricordo alcune eredità molto importanti che ci hanno permesso di: ristrutturare il Centro Residenziale mettendolo a norma alla fine degli anni 90′; di ampliare tutta la struttura aggiungendo un Centro Diurno nuovo e degli appartamenti per le autonomie negli anni 2000; di creare nuovi progetti e mantenere le attività negli anni 2010.
Lasciti, senza i quali ora la Don Pippo non sarebbe una bella realtà forlivese. Lasciti che legheranno le persone alla storia della Don Pippo per sempre. Non importa di quanto denaro si parla, importa che le persone abbiano pensato di fare qualcosa per gli altri, di lasciare un segno alla città, di credere ed avere fiducia nel lavoro degli altri. Quando le persone mi chiedono cosa possono fare per noi, rispondo che una delle possibilità è di diventare un nostro donatore o di scegliere che in futuro i loro beni possano essere lasciati a noi perchè basta venire a trovarci e vedere la nostra bella struttura per capire dove vanno o andranno a finire i loro soldi.
Inoltre un ulteriore garanzia è che la nostra realtà è una Fondazione, guidata da un Consiglio di Amministrazione i cui membri vengono eletti da enti laici e religiosi della città, che hanno lo scopo di tutelare negli anni la Don Pippo. Considerato che sono già più di 70 anni che la Fondazione si occupa di disabilità, la garanzia aumenta. Ognuno può diventare un donatore della Don Pippo e lasciare un segno fondamentale per la nostra crescita; ognuno può scegliere di appoggiare un singolo progetto o tutta la Fondazione.
L’unico dato certo è che senza la solidarietà delle persone ed il loro aiuto economico, una realtà del sociale come la nostra non potrebbe sopravvivere o migliorare. Vi chiediamo quindi di pensarci, di chiedere informazioni, di venirci a trovare per conoscerci meglio oppure anche solo visitare il nostro sito per capire quale dei nostri progetti potrebbe esservi più affine. Noi crediamo in voi e voi credete in noi?
Katia Liverani