Provincia FC: in leggero calo le imprese giovanili

Camera di commercio

Calo annuo delle imprese giovanili attive in provincia di Forlì-Cesena e Rimini a fine giugno 2025, superiore a quello regionale ma inferiore alla variazione negativa nazionale, secondo i dati Infocamere-Movimprese, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna. Con riferimento alle incidenze settoriali sul totale, le imprese giovanili sono concentrate in prevalenza nel commercio, nelle costruzioni e nell’alloggio e ristorazione; in termini di incidenza delle stesse sul totale, invece, i settori maggiormente rappresentativi risultano essere, rispettivamente, le attività finanziarie, i servizi alle imprese e il settore telecomunicazioni, programmazione e consulenza informatica. In un contesto in cui prevalgono nettamente le imprese individuali, la nota dolente è rappresentata dalla decisa flessione delle società di capitale.

Le imprese giovanili: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Al 30 giugno nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 4.708 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,7% del totale delle imprese attive (7,2% in Emilia-Romagna e 8,1% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2024 si riscontra un calo delle imprese giovanili dell’1,4%, superiore a quello regionale (-1,1%) ma inferiore alla variazione negativa nazionale (-2,8%). I principali settori economici risultano il commercio (23,1% delle imprese giovanili), le costruzioni (17,8%), l’alloggio e ristorazione (12,2%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone 9,3%), l’agricoltura (5,9%), le attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese 5,7%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (5,7%), l’industria manifatturiera (5,1%), le attività finanziarie e assicurative (3,9%) e le attività immobiliari (3,9%).

Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono, rispettivamente, alle attività finanziarie e assicurative (11,1%), alle attività amministrative e di servizi di supporto (10,7%), alle altre attività di servizi (10,0%), alle attività professionali, scientifiche e tecniche (9,5%), al settore telecomunicazioni, programmazione e consulenza informatica (8,3%), alle costruzioni (7,9%), all’alloggio e ristorazione (7,7%) e al commercio (7,6%). Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (78,7% del totale), alle quali seguono, con una certa distanza, le società di capitale (13,9%) e le società di persone (6,6%). Nel confronto con l’anno precedente si rileva la sostanziale stabilità delle imprese individuali (-0,1%) e la flessione sia delle società di persone (-3,7%) sia delle società di capitale (-8,3%).

Le imprese giovanili: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 30 giugno in provincia di Forlì-Cesena si contano 2.340 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,6% del totale delle imprese attive (7,2% in Emilia-Romagna e 8,1% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2024 si riscontra un calo delle imprese giovanili dell’1,9%, superiore a quello regionale (-1,1%) ma inferiore alla variazione negativa nazionale (-2,8%). I principali settori economici risultano il commercio (22,3% delle imprese giovanili), le costruzioni (16,9%), l’alloggio e ristorazione (10,4%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone 9,7%), l’agricoltura (8,3%), le attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese 5,6%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (5,5%), l’industria manifatturiera (5,3%), le attività finanziarie e assicurative (4,2%) e le attività immobiliari (3,8%).

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, attività finanziarie e assicurative (11,5%), attività amministrative e di servizi di supporto (11,2%), telecomunicazioni, programmazione e consulenza informatica (11,0%), altre attività di servizi (9,6%), attività professionali, scientifiche e tecniche (9,4%), alloggio e ristorazione (9,1%), commercio (7,9%) e costruzioni (7,2%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (81,2% del totale), seguite dalle società di capitale (12,3%) e società di persone (5,6%). In termini di variazione annua calano tutte e tre le tipologie: – 0,9% le imprese individuali; -3,0% le società di persone; -8,6% le società di capitale.

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come poco più della metà delle imprese giovanili provinciali (il 52,4%) si trovano nei Comuni di Forlì (29,3%) e Cesena (23,1%), ossia nei “Grandi centri urbani”; presenza importante anche nei Comuni di Cesenatico (8,5%), Forlimpopoli (2,3%) e Bertinoro (2,3%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,1%), e di Savignano sul Rubicone (6,2%), San Mauro Pascoli (3,8%), Gambettola (3,1%), Gatteo (3,0%) e Longiano (1,5%) (”area del Basso Rubicone”, totale 17,6%). Ad essi vanno aggiunti i Comuni di Meldola (2,5%) e Civitella di Romagna (1,3% Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,5% Valle del Montone), Bagno di Romagna (1,3%) e Mercato Saraceno (1,2% Valle del Savio). In sintesi, il 55,6% delle imprese giovanili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 44,4% nel comprensorio di Forlì. Infine, considerando i Comuni con una consistenza delle imprese giovanili almeno uguale all’1,0%, quelli con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive, risultano essere, nell’ordine, Savignano sul Rubicone (9,1%), San Mauro Pascoli (8,5%), Santa Sofia (8,2%), Gambettola (8,0%), Gatteo (8,0%), Civitella di Romagna (7,7%), Sogliano al Rubicone (7,4%), Meldola (7,1%), Forlì (6,7%), Cesenatico (6,5%) e Cesena (6,2%).

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