Situazione sanitaria Modigliana. Continelli e Cheli: «A che gioco giochiamo?»

Modigliana post alluvione

«Interveniamo nel dibattito sui servizi sanitari a Modigliana per esporre la posizione dell’opposizione, condivisa da entrambi i gruppi. Dal 1995, quando era stato chiuso l’ospedale di Modigliana ed istituite Ausl, il nostro paese aveva praticamente perso quasi tutti i servizi compresa la Casa Protetta. A partire da quel momento le Amministrazioni (quelle Roccalbegni e Continelli), insieme con i medici di famiglia hanno dovuto ricostruire tutto un tessuto di servizio veramente ottimale, che è stato consegnato alla Amministrazione Dardi. Gli ultimi 6 anni purtroppo hanno visto un continuo impoverimento di servizio (sono stati tagliati anche importanti servizi per Modigliana), sospensioni, inefficienze e disfunzioni, senza che il Comune abbia coinvolto l’opposizione, e i cittadini al fine di condurre una protesta efficace» è la nota congiunta dei consiglieri Alba Maria Continelli della lista civica In Comune per la comunità e Adriano Cheli di ModiglianAttivAzione.

«Si è addirittura arrivati al punto che il sindaco Dardi non ha consentito la trattazione nella Commissione Consiliare (convocata dall’opposizione) sull’argomento sanità e l’ha trasferita in un’altra Commissione, che poi si è scoperto non esisteva con quell’obiettivo e la cui istituzione è stata bocciata dalla maggioranza in Consiglio comunale. Addirittura l’assessore competente è arrivato al punto di chiedere alla maggioranza di votare contro un emendamento, proposto dall’opposizione, che chiedeva il ripristino di alcuni servizi molto importanti per il nostro paese, in quanto, secondo lui, l’Ausl non l’avrebbe concesso. A nostro parere, stiamo vivendo una situazione assurda, dove chi dovrebbe difenderci, nega addirittura la presenza dei bisogni e la possibilità di rivendicare i nostri diritti ancora prima che l’Ausl abbia la possibilità di decidere. Se in passato le Amministrazioni si fossero comportate come quelle Dardi Modigliana non avrebbe avuto né una Casa Protetta Comunale, né un piccolo ospedale, né servizi adeguati alle nostre necessità. Quello che ci colpisce non è tanto il fatto che il sindaco condivida la posizione dell’assessore,  ma quella dei consiglieri che dovrebbero difendere con le unghie e con i denti le giuste istanze dei loro concittadini» concludono Continelli e Cheli.

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