
A Castrocaro la questione degli alloggi per richiedenti asilo rende bollente un Ferragosto già caldo. Il governo cittadino, infatti, ha attenzionato tre appartamenti in pieno centro, affittati dalla Cooperativa Acquacheta di Tredozio che gestisce centri di accoglienza distribuiti in singole unità abitative e che potrebbero ospitare fino a quattordici richiedenti asilo. Un’ipotesi che ha suscitato la ferma contrarietà della Giunta comunale, tradotta in un documento informativo spedito a firma del sindaco Francesco Billi non solo al presidente della Cooperativa Mirko Betti, ma per conoscenza anche alla Prefettura, alla Questura e all’Arma dei Carabinieri.
Spiega il sindaco Billi: “il 23 luglio ho ricevuto, insieme all’Assessore ai Servizi Sociali, i vertici della Cooperativa. In tale occasione il Presidente della Coop. Acquacheta prospettava di alloggiare presso tre appartamenti, affittati dalla Cooperativa stessa in Piazza Garibaldi a Castrocaro Terme, nuclei famigliari di richiedenti asilo. Ci siamo quindi riservati di confrontarci con la Giunta Comunale, per esprimere un parere unitario, non senza aver ampiamente rappresentato le perplessità in merito. Infatti i locali dei quali la Cooperativa risulta affittuaria si trovano alle porte del centro storico di Castrocaro Terme, di fronte alla Chiesa Parrocchiale e nelle vicinanze del Grand Hotel Terme, in un paese che deve già affrontare un complicato percorso di riposizionamento turistico”.
“In secondo luogo viviamo quotidianamente gli enormi sforzi per mantenere il controllo del nostro territorio, affiancati da forze dell’ordine meritevolissime, ma già oberate da adempimenti burocratici e operativi. I costi sociali, infine, lievitano di anno in anno. Ebbene, per tutto ciò, la Giunta comunale ha espresso la propria convinta ostilità a qualsiasi ipotesi che preveda l’alloggio di richiedenti asilo negli immobili suddetti. Siamo convinti infatti della necessità di evitare al paese ulteriori scenari che non garantiscono la totale serenità della comunità e delle istituzioni locali, al di là delle comprensibili rassicurazioni anticipate dalla Cooperativa stessa“.
Conclude il Primo Cittadino castrocarese: “Essendo motivati a ribadire la nostra ferma contrarietà in ogni sede istituzionale e di fronte all’opinione pubblica, ho già firmato un’informativa inviata a Prefettura, Questura e Comando Provinciale dell’Arma dei carabinieri, perché è giusto che tutti ne siano al corrente“.