Sanità. Ugl: “Per ridurre il passivo occorre diminuire le consulenze esterne e gli stipendi dei mega dirigenti”

tullia bevilacqua Ugl

«Il disavanzo della sanità regionale dell’Emilia-Romagna è ormai “strutturale” e si aggira sui 400 milioni di euro all’anno circa, 378 milioni nel 2024 per la parte corrente. A dirlo è la sezione di controllo della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna. Per arginare il passivo la giunta regionale guidata da Michele de Pascale ha predisposto una manovra fiscale triennale che prevede tra il 2025 e il 2027 un aumento di ticket sui farmaci, Irpef, Irap, Ires, e bollo auto. Il disavanzo sulla sanità è strutturale e destinato a perpetuarsi anche in futuro, con un passivo in crescita del 27% a breve. Cogliamo la proposta del presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna di arginare il passivo anche e soprattutto sul versante del risparmio della spesa, senza naturalmente colpire i servizi essenziali per i cittadini o il personale che nel comparto sanitario è davvero fondamentale. Ma, soprattutto, come sindacato riteniamo che siano a questo punto necessarie riforme strutturali, visto il fardello del deficit che rischia di compromettere l’intero sistema»: lo afferma in una nota il segretario di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.

E parliamo di riforme strutturali ispirate a un rafforzamento dei servizi, mentre prendiamo atto sia in corso da tempo una politica dei tagli che si stanno applicando a tutti i settori della sanità. Ed è un dato di fatto che possiamo ben interpretare sfilando la graduatoria Agenas sui Livelli essenziali di assistenza e la medicina territoriale, dove l’Emilia-Romagna è scesa al quarto posto della classifica nazionale. Con i problemi di fondo che rimangono: lunghe liste d’attesa, apparecchi per la teleassistenza inutilizzati da mesi e il flop di alcuni nuovi Cau”: aggiunge ancora Tullia Bevilacqua.

Che fare dunque? “Crediamo che si debba riflettere seriamente sulla necessità di ridurre la spesa per le consulenze esterne, per gli stipendi dei mega dirigenti e per i premi ai direttori generali. Ma anche per alcuni progetti faraonici di edilizia ospedaliera, E vorremmo che mettendo mano ai conti regionali della sanità non si debba gravare ulteriormente sulla forza lavoro e il personale sanitario chiamato a far fronte sempre con grande competenza e abnegazione ai servizi richiesti e così delicati per tutti i cittadini”: conclude il segretario di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.

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