Al Festival del Buon Vivere gli infermieri puntano sulla forza della relazione

Infermieri Forlì-Cesena

C’è un momento, quando la malattia ci coglie fragili, in cui non bastano farmaci e tecnologie. Serve una voce che rassicura, uno sguardo che accoglie, una mano che resta accanto. Un silenzio eloquente, di presenza. È lì che la cura si compie davvero. È lì che la relazione diventa terapia. Su questa scia prende forma “La Relazione che Cura”, il convegno promosso dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Forlì-Cesena (OPI FC), che si terrà giovedì 25 settembre, dalle ore 14,30 alle 18,00, nella suggestiva Sala San Giacomo dei Musei San Domenico di Forlì.

Un pomeriggio di studio e riflessione, aperto a professionisti e cittadini, dedicato al valore del rapporto umano nel processo di cura. «La relazione che si instaura tra infermiere e paziente è il cuore pulsante della nostra professione – spiega la presidente OPI FC, Silvia Mambelli -. Come cita l’articolo 4 del codice deontologico, “il tempo di cura è tempo di relazione”; non è un accessorio, ma parte integrante della cura stessa. Con questo convegno vogliamo ribadire che la nostra formazione non si limita alle competenze tecniche, ma coltiva soprattutto empatia, ascolto e presenza. Vogliamo rimarcare il ruolo fondamentale dell’infermiere come punto di riferimento per la comunità sul piano professionale ed umano, nonché per una sanità che preservi l’aspetto umano quale essenza dell’agire professionale».

Parole che si tradurranno in un vero e proprio percorso narrativo. A dare avvio ai lavori sarà Edoardo Manzoni, che inviterà i presenti a interrogarsi con una domanda semplice e potente: “Ti prenderai cura di me?”. A seguire, Romina Corbara mostrerà come il linguaggio, quando diventa spazio di incontro, possa trasformarsi in parte della terapia. Poi sarà il turno di Antonio Pipio, che guiderà il pubblico lungo le strade delle neuroscienze, dimostrando come il cervello senta e il corpo risponda anche agli stimoli della relazione. Infine, Umberto Tarantino e Sara (rispettivamente, infermiere e assistita) porteranno una testimonianza viva, un racconto a due voci che intreccia esperienza personale e professionale.

A fare da filo conduttore, accanto ai contenuti scientifici e alle esperienze dirette, ci saranno momenti musicali offerti dal trio acustico Brick Lane, perché anche l’arte, come la cura, parla la lingua delle emozioni. E non mancherà un tocco di convivialità grazie al contributo del Panificio Camillo, che accompagnerà i partecipanti con i suoi prodotti.

L’evento, accreditato ECM con 3 crediti formativi, non si rivolge solo agli operatori sanitari. Con la moderazione della Presidente OPI FC Silvia Mambelli e la Vice Presidente OPI FC nonché organizzatrice dell’evento Loretta Vallicelli, è pensato per chiunque desideri riflettere sul significato più autentico del prendersi cura, per chi riconosce che la qualità della sanità non dipende soltanto dalle strutture, ma anche, e soprattutto, dalla capacità di instaurare relazioni autentiche. Per informazioni e iscrizioni: www.opifc.it, tel: 0543405460.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *